"Coronavirus e sindrome di Kawasaki: trovato finalmente il collegamento"

Dagli Stati Uniti sarebbe emersa una preoccupante tendenza: molti bambini guariti dal Covid-19 presenterebbero una forma di vasculite tra le complicanze
"Coronavirus e sindrome di Kawasaki: trovato finalmente il collegamento"© EPA

NEW YORK (Stati Uniti) - Il Coronavirus sembrava aver risparmiato i bambini, ma dagli Stati Uniti starebbe emergendo un'inquietante tendenza: molti di essi, risultati positivi al Covid-19, avrebbero infatti sviluppato una ritardata "tempesta citochinica pro-infiammatoria" che porterebbe a sintomi rimandanti alla sindrome di Kawasaki (una rara condizione pediatrica caratterizzata da infiammazione potenzialmente letale dei vasi sanguigni, solitamente preceduta da febbre ed eruzione cutanea). La connessione, ritenuta forte e pericolosa, sarebbe stata rilevata dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, che avrebbero immediatamente allarmato i professionisti del settore sanitario. I medici della Icahn School of Medicine del Mount Sinai Hospital sono stati i primi a pubblicare un rapporto dettagliato sul fenomeno: la medesima tempesta citochinica sarebbe stata riscontrata in 4 bambini del campione analizzato anche dopo la guarigione dal Coronavirus. Negli Usa, inoltre, si parla ad oggi di 16mila under 24 positivi e, seppur quasi tutti asintomatici o con sintomi lievi, si sono registrati 112 decessi (di cui 19 tra gli under 14). Le complicanze simili alla sindrome di Kawasaki, infine, avrebbero riguardato 100 ragazzini americani, un fenomeno che sarebbe stato recentemente osservato anche in Europa. 


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