Conte: "Indennizzi alle categorie penalizzate. L'Italia è un grande Paese"

Così il premier sul nuovo Dpcm: "Il nostro unico obiettivo è tutelare tanto la salute quanto l'economia. Dobbiamo stringere i denti nel mese di novembre per tenere sotto controllo la curva epidemiologica"
Conte: "Indennizzi alle categorie penalizzate. L'Italia è un grande Paese"© ANSA
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ROMA - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato in conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare le nuove misure del Dpcm firmato in mattinata. Ieri l'appuntamento era saltato a causa di contrasti tra il premier e l'opposizione al governo riguardo dei punti del nuovo decreto: "L'analisi della curva epidemiologica segnala una rapida crescita. In tutti i territori della nostra penisola la diffusione del contagio e lo stress sul SSN hanno raggiunto livelli preoccupanti. L'indice RT ha raggiunto la soglia critica di 1.5. Il numero di persone positive al Covid ieri ha raggiunto la soglia critica di 20mila persone. Anche il tracciamento è difficile. Soltanto tenendo sotto controllo la curva dei contagi potremo gestire la pandemia, in modo tale che il SSN non vada in difficoltà e scongiurando anche un nuovo lockdown. Dobbiamo fare il possibile per proteggere insieme la salute e l'economia. Da qui l'esigenze di nuove misure restrittive, che entreranno in vigore fino a stasera e fino al 24 novembre".

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"Bar, gelaterie e ristoranti potranno restare aperti fino alle 18, poi potranno lavorare da asporto. Nei ristoranti potranno sedersi non più di 4 persone per tavolo. Chiudono piscini, palestra, centri benessere, centri termali, sale gioco, sale bingo, discoteche, cinema, teatri, sale da concerto. Restano aperti musei, non sono invece consentite feste, fiere, congressi, anche quelli internazionali. Sono sospese anche le manifestazioni sportive, tranne quelle professionistiche. Licei, istituti tecnici e professionali vedranno un incremento del 75% della didattica a distanza, e lo stesso vale per lo smart working. Confidiamo di ridurre l'utilizzo dei mezzi di trasporto. Non abbiamo introdotto il coprifuoco, una parola che non amiamo, ma consigliamo di uscire soltanto per motivi di lavoro e di prima necessità. Invitiamo anche a non ricevere in casa persone estranee al proprio nucleo familiare".

Conte: "L'Italia è un grande Paese"

"Penso ai ristoratori, ai commercianti, agli artigiani e agli artisti, che stanno assistendo ad un drastico calo dei propri ricavi. Non mi piace fare promesse, ma ci saranno indennizzi per tutte le categorie penalizzate dalle nuove misure. Dedicherò io stesso questo pomeriggio per sentirli e rassicurarli. I fondi arriveranno direttamente sul conto corrente per mezzo dell'Agenzia delle Entrate. Sarà cancellata la seconda rata Imu, verranno rinnovate casse integrazioni, secondo mensilità extra. Se nel mese di novembre rispetteremo tutti queste norme, terremo sotto controllo la curva dei contagi e, ci auguriamo, di poterle allentare a dicembre, soprattutto per le festività. Speriamo anche arrivi presto il vaccino. L'Italia è un grande Paese e l'ha dimostrato a marzo, nella fase più acuta della pandemia. Ce l'abbiamo fatta una volta, possiamo farcela ancora. Un Paese che è grande una volta, può essere grande sempre".

Conte: "Indennizzi alle categorie penalizzate"

"Siamo intervenuti nel giro di un brevissimo arco temporale poco dopo un secondo Dpcm. Adesso arriva il terzo. Faremo tutto ciò che è necessario per tenere sotto controllo la curva epidemiologica. Quello che ci ha spinto ad intervenire così a breve è stata la riunione di venerdì e i dati elaborati dal CTS. Io e il ministro della Salute, oltre a Brusaferro, abbiamo avuto un lungo confronto e siamo stati costretti ad intervenire. Le priorità sono proteggere sia la salute che l'economia. Alcuni Paesi hanno scelto, nel corso della prima ondata, di non intervenire con misure restrittive e sono andati poi in difficoltà in entrambi i settori. Noi, pur con punti di vista diversi, abbiamo un obiettivo ben chiaro e i risultati lo dimostrano. Stiamo penalizzando alcune categorie e lo facciamo offrendo loro indennizzi. Confidiamo che soffriremo un po' questo mese, ma stringendo i denti a dicembre torneremo a respirare. L'obiettivo non è portare la curva a 0, con una pandemia in corso non può essere questo l'obiettivo, ma è tenerla sotto controllo".

Conte: "Non c'è coprifuoco"

"Le Regioni sono state molto disponibili per un confronto con il Governo. Ci siamo ritrovati con una proposta diversa rispetto alla chiusura di bar e ristoranti. Abbiamo sin qui consentito una certa autonomia alle Regioni, con misure restrittive in corrispondenza delle aree più critiche, però i dati che stiamo esaminando ora dimostrano purtroppo che la pandemia stia correndo in maniera critica ed uniforme su tutto il territorio nazionale. Ciò ha indotto il Governo ad intervenire con nuove misure restrittive. Le Regioni potranno contrattare col Governo misure ancor più restrittive in base alle esigenze territoriali. Più che un coprifuoco notturno, dal momento che è novembre e non c'è voglia di andare in giro, abbiamo pensato di andare a limitare i luoghi di aggregazione già alle 18. Capisco che ci sarà disagio, ma sono stato molto chiaro: per tutti i gestori ci sono già disponibili fondi. Anche le persone gradivano la sera ad andare a cena al ristorante, ma ricordo che sarà possibile ordinare in delivery. Chi va in palestra, potrà svolgere attività fisica in casa o fuori. Se entriamo tutti in un'ottica di piccoli sacrifici, potremo contenere la pandemia. Pur con cautela, confidiamo di riportare sotto controllo la curva dei contagi nelle prossime settimane, in modo tale da poter arrivare più sereni a Natale. Bisogna entrare nell'ottica che non sarà una festività di feste, festini ed abbracci, ma speriamo di arrivarci sereni, oltre che di avere un incremento dei consumi. Se ci sarà un vaccino, ricordiamo che saranno soltanto le prime dosi".

Conte: "L'obiettivo è tutelare salute ed economia"

"Non dobbiamo guardare soltanto il numero dei decessi, ma anche lo stress sul SSN. Stiamo lavorando tanto per continuare a rinforzare la resilienza del SSN. In questa strategia coinvolgiamo ancor di più i medici di base. Il ministro della Salute sta lavorando ad un rinnovo contrattuale che servirà a coinvolgerli in questi nuovi compiti: saranno preziosi alleati nella lotta al Covid. Le proteste? Se oggi fossi dall'altra parte proverei anche io rabbia contro le decisioni del Governo. Prima di tutto, dico aspettiamo un attimo... Perché il sostegno economico che abbiamo predisposto è notevole. Napoli e Roma? Dobbiamo stare attenti alle infiltrazioni. Non dobbiamo dare spazio ai professionisti dei disordini. Alle nuove misure economiche se ne aggiungeranno altre, e saranno nella Gazzetta Ufficiale già martedì, in modo tale che verranno erogate già nel mese di novembre. Diamo tempo al ministro Gualtieri. I conti pubblici non saranno alterati, non c'è necessità. Se terremo sotto controllo la curva epidemiologica, non vedo prospettive di dover fare nuovi scostamenti. Il nostro obiettivo è preservare salute ed economia e faremo tutto il necessario. Il virus corre molto e noi dobbiamo tenerci pronti e flessibili ad intervenire. Non possiamo imputare al Governo di essersi distratto, io ricordo che prima dell'estate, quando eravamo tutti rilassati, anche l'opinione pubblica, il Governo ha prolungato lo stato d'emergenza, investendo in mascherine e respiratori. Lo abbiamo fatto per rendere resiliente il SSN. Se poi l'epidemia sfugge al controllo, gli investimenti non bastano. Ma noi non vogliamo ritrovarci in quella situazione e continueremo a lavorare".

Conte: "Ce la faremo anche stavolta"

"Non mi ritengo infallibile. Ci saranno stati sicuramente errori, si può sempre far meglio, ma abbiamo obiettivamente lavorato su tutti i fronti. Quando ti viene addosso una guerra non si può dire 'Non hai fatto abbastanza per vincere', mentre si è sotto stress su tutti i fronti. Capisco gli italiani, che rispetto alla prima ondata sono più stanchi e frustrati. Ma se siamo un Paese forte, lo saremo anche ora e ce la faremo di nuovo. Perché pur con ansia, angoscia e paura, verremo fuori anche da questa seconda ondata".


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