ROMA - La vecchia aspirina aiuterebbe contro il Coronavirus. Secondo uno studio condotto dall'Università del Maryland (Umsom), i pazienti ricoverati per Covid-19 che assumevano quotidianamente aspirina a basso dosaggio contro le malattie cardiovascolari, presentano un rischio significativamente inferiore di complicanze e morte rispetto agli altri. Lo studio, pubblicato su ‘Anesthesia and Analgesia’, suscita un “cauto ottimismo” tra i ricercatori, sull'utilità del farmaco, che potrebbe aiutare nella lotta al Coronavirus.
"Una scoperta cruciale"
“Questa è una scoperta cruciale, che deve essere confermata attraverso uno studio clinico randomizzato - spiega Jonathan Chow, responsabile della ricerca e assistente di anestesiologia all'Umsom - se la nostra scoperta fosse confermata, renderebbe l'aspirina il primo farmaco da banco ampiamente disponibile per ridurre la mortalità nei pazienti con Covid-19”. Su un campione di 412 pazienti, i ricercatori hanno scoperto che l'uso di aspirina era associato a una riduzione del 44% del rischio di essere attaccati a un ventilatore meccanico, a un -43% del rischio di ricovero in terapia intensiva e, cosa più importante, a una diminuzione del 47% della mortalità rispetto a quanti non stavano assumendo aspirina.