Coronavirus, ecco quando arriverà il picco della seconda ondata

Le parole di Stefania Salmaso: "Con questa crescita arriveremo a oltre 50 mila casi, centomila in un paio di settimane"
Coronavirus, ecco quando arriverà il picco della seconda ondata© ANSA
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"Cosa ci dobbiamo aspettare dalla seconda ondata ? È difficile da prevedere perché dipende molto anche dai nostri comportamenti e da quanto saremo capaci di fare per frenare la circolazione estesa del virus. La situazione di Paesi come Francia, Germania e Gran Bretagna, che hanno iniziato la seconda ondata un po’ prima di noi, potrebbe essere predittiva di quel che succederà qui. La situazione è comunque piuttosto allarmante". Sono le parole di Stefania Salmaso, epidemiologa, già a capo del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).

"Potremmo arrivare a 50mila casi"

Sulla crescità dei contagi ha affermato: "Abbiamo un tasso di riproduzione medio intorno all’1,5 e sta proseguendo una crescita progressiva, nelle ultime due settimane esponenziale. Adesso abbiamo un tempo di raddoppio di 6-7 giorni. Se consideriamo gli oltre 26 mila casi di oggi vuol dire che la settimana prossima, con questa crescita arriveremo a oltre 50 mila casi, centomila in un paio di settimane. Questo però non deve gettarci nel panico ma indurci alla massima cautela".  "Per ora l’infezione sembra concentrata nei giovani adulti e adolescenti - aggiunge - che probabilmente in questo momento stanno trainando la diffusione della pandemia. Se il contagio dovesse entrare nella fascia di età più avanzata è chiaro che ci aspetteremmo un incremento del numero di decessi". E sulle misure prese per arginare la diffusione del virus: "Non sono assolutamente sufficienti per arginare la diffusione e invertire in modo deciso la rotta dei contagi, ma il messaggio che dobbiamo trarre è che dobbiamo evitare il più possibile le occasioni in cui veniamo in contatto con altre persone".

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"Ecco quando arriverà il picco della seconda ondata"

Infine ha parlato anche Paolo Bonanni, epidemiologo e professore ordinario di Igiene all’Università di Firenze, sul possibile picco della seconda ondata: "Sulla base di modelli matematici ci sono proiezioni che indicano cheil picco potrà arrivare verso metà dicembre, ma sono supposizioni che vanno prese con mille molle. È ragionevole pensare che possa succedere, ma potrebbe anche non succedere: ci sono moltissime variabili in gioco e ogni ipotesi è un azzardo. La speranza è che a un certo punto riusciremo a fare quello che è stato fatto da fine aprile-maggio, per tornare con un Rt pari a 1".


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