© ANSALa lattoferrina ha acceso il dibattito e ha scatenato la corsa all'acquisto nelle farmacie. Il motivo? È una proteina che avrebbe un effetto inibitorio nei confronti del Covid-19 grazie a una molecola naturale, presente nel latte materno, che avrebbe un'azione antimicrobica. A sostegno di questa tesi si muovono gli studi condotti dal team di ricercatori dell’università di Tor Vergata, guidato dalla professoressa Elena Campione, che cerca la prova che la barriera protettiva sulla mucosa intestinale e respiratoria assicurata dalla lattoferrina sia funzionale anche nella battaglia contro il Covid-19.
Lockdown Italia, tutti gli scenari: le novità dei nuovi Dpcm
Coronavirus, D'Amato: "I posti letto ci sono, questa è una guerra"
Burioni, il dibattito sulla lattoferrina
Sul tema il virologo Burioni ha espresso qualche dubbio: "Non esiste alcuna evidenza clinica che indichi l’utilità della lattoferrina nel prevenire o curare il Covid-19" ha scritto sul suo profilo Facebook. È arrivata la risposta della Campione: "È ancora doveroso riportare alcune utili evidenze scientifiche per illuminare qualche virologo abituato a vedere più telecamere che pazienti. L’attività antivirale in vitro nei confronti di Sars-Cov-2 si basa sulla capacità della lattoferrina di legarsi al virus e alle cellule dell’ospite inibendo le fasi precoci dell’infezione virale. È stato altresì dimostrato in vitro che la lattoferrina inibisce Sars-Cov-2 anche nella fase post-infezione" ha spiegato.