Visoni: allevamento in Italia e Coronavirus, è allarme

Virus mutato negli animali, pronti a essere sterminati milioni di esemplari in tutto il mondo. C'è paura anche per il nostro paese. L'Inghilterra chiude alla Danimarca
Visoni: allevamento in Italia e Coronavirus, è allarme© ANSA
8 min

ROMA - Visoni e Coronavirus, è allarme anche in Italia. A oggi sei Paesi - oltre al nostro Danimarca, Olanda, Spagna, Svezia Stati Uniti - hanno segnalato la presenza di Sars-CoV-2 negli animali d'allevamento all'Organizzazione mondiale per la salute animale. Lo ha riferito l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), a partire dalla situazione della Danimarca dove le autorità sanitarie hanno segnalato 12 casi umani di Covid-19 causati da uno specifico ceppo variante.

Danimarca, visoni e coronavirus: situazione drammatica, da sterminare milioni di esemplari

Dal giugno 2020, 214 casi umani di Covid-19 sono stati identificati in Danimarca con varianti Sars-CoV-2 associate a visoni d'allevamento, inclusi 12 casi con una variante unica, segnalati il 5 novembre. Tutti i 12 casi sono stati identificati nel settembre 2020 nello Jutland settentrionale, in Danimarca. I casi avevano un'età compresa tra 7 e 79 anni e otto avevano un legame con l'industria dell'allevamento dei visoni, quattro provenivano dalla comunità locale. Le osservazioni iniziali suggeriscono che la presentazione clinica, la gravità e la trasmissione tra le persone infette sono simili a quelle di altri virus Sars-CoV-2 circolanti. Tuttavia, questa variante, denominata variante "cluster 5", presentava una combinazione di mutazioni o cambiamenti che non erano stati osservati in precedenza. Le implicazioni dei cambiamenti identificati in questa variante non sono ancora ben comprese. I risultati preliminari indicano che la particolare variante associata al visone, identificata in entrambi i visoni e nei 12 casi umani, ha una sensibilità moderatamente ridotta agli anticorpi neutralizzanti. Sono necessari ulteriori studi scientifici e di laboratorio per verificare i risultati preliminari riportati e per comprendere le potenziali implicazioni di questo risultato in termini di diagnostica, terapia e vaccini in sviluppo. Nel frattempo, le autorità danesi stanno intraprendendo azioni per limitare l'ulteriore diffusione di questa variante del virus tra i visoni e le popolazioni umane, si parla di sterminare milioni di esemplari.

Coronavirus, il problema è l'uomo e non gli animali. Ma poi il virus può cambiare

Sars-coV-2, il virus che causa il Covid-19, è stato identificato per la prima volta in un essere umano nel dicembre 2019. Al 6 novembre ha colpito più di 48 milioni di persone causando oltre 1,2 milioni di decessi in tutto il mondo. Sebbene si ritenga che il virus sia ancestralmente legato ai pipistrelli, l'origine del virus e gli ospiti intermedi di Sars-CoV-2 non sono stati ancora identificati. Le prove disponibili suggeriscono che il virus sia trasmesso prevalentemente tra le persone attraverso goccioline respiratorie e lo stretto contatto, ma ci sono anche esempi di trasmissione tra esseri umani e animali. Diversi animali che sono stati in contatto con esseri umani infetti, come visoni, cani, gatti domestici, leoni e tigri, sono risultati positivi per Sars-CoV-2. I visoni sono stati infettati in seguito all'esposizione di esseri umani infetti. I visoni possono agire come un serbatoio di Sars-CoV-2, trasmettendo il virus tra di loro e rappresentando un rischio di propagazione del virus dal visone alle persone. Inoltre, può verificarsi un ritorno, con trasmissione da essere umano a visone. Quando i virus si spostano tra le popolazioni umane e animali, possono verificarsi modificazioni genetiche nel virus. Questi cambiamenti possono essere identificati attraverso il sequenziamento dell'intero genoma e, una volta trovati, gli esperimenti possono studiare le possibili implicazioni di questi cambiamenti sulla malattia negli esseri umani.

Associazione Italiana Pellicceria: solo 2 casi, visoni italiani tutti negativi

 "Le Asl monitorano costantemente gli allevamenti: nel nostro Paese ci sono state solo 2 analisi che hanno rilevato carica virale covid bassa. La prima è stata fatta su un visone trovato deceduto, la seconda sulle feci a terra, sotto una gabbia vicina. L'allevamento in cui sono stati fatti questi due rilevamenti è stato monitorato da agosto a oggi: sui visoni sono stati eseguiti parecchie centinaia di tamponi in tempi successivi e sono sempre e tutti risultati negativi". Lo afferma l'Associazione Italiana Pellicceria in un comunicato "in relazione ai numerosi interventi sui media riguardo all'abbattimento dei visoni negli allevamenti danesi per contenere la pandemia di Covid-19, di cui i mustelidi sono accusati di essere serbatoi". "Siamo e vogliamo essere in prima linea su tutti gli aspetti legati alla sicurezza, alle buone pratiche e alla tutela. In Italia - aggiunge l'associazione - gli allevamenti sono sicuri e molto distanziati tra loro (a differenza di quelli in Danimarca, che sono tutti nella stessa area). Un grazie sincero va quindi al ministero della Salute, che ci sta aiutando nel difficile compito di fornire chiarezza e fare informazione fondata e corretta". "Forniamo la massima collaborazione alle Autorità pubbliche per questa battaglia epica a tutela delle persone, dei nostri stessi allevatori e dei nostri animali - spiega Roberto Tadini, presidente di AIP - e insieme ai nostri allevatori stiamo approfondendo quanto succede in Danimarca. Abbiamo chiesto di avere lo studio che ha fatto da base alla scelta della Safety Agency danese in modo da analizzarlo con i veterinari esperti su questa specie: in questo momento ci vuole rigore, equilibrio e tempestività. Ci vogliono strumenti per agire con consapevolezza e non con emotività. Siamo attentissimi agli aspetti legati alla biosicurezza e negli allevamenti vengono applicati protocolli molto severi, condivisi con le Autorità competenti. Apprendiamo da alcuni articoli che sarebbero stati video-documentati operatori al lavoro e non equipaggiati in maniera corretta: tralasciamo il fatto che le immagini siano state probabilmente riprese in violazione della proprietà privata". "Vogliamo considerare lo scoop dal punto di vista giornalistico e legittimarlo come azione. Ma la trasparenza richiede che siano documentati data e luogo in cui il video è stato girato, cosa di cui al momento e salvo nostro errore non abbiamo evidenza", conclude Tadini.

Allarme visoni e Coronavirus, l'Inghilterra chiude a ingressi dalla Danimarca!

Il Regno Unito effettua un ulteriore giro di vite nei confronti della Danimarca, dopo la diffusione nel paese scandinavo del nuovo ceppo di coronavirus, passato dal visone all'uomo. Da stamane - riferisce la Bbc - è entrato in vigore il divieto di ingresso nell'isola per chiunque provenga dalla Danimarca. Ad esclusione dei cittadini britannici, che però dovranno sottoporsi alla quarantena di 14 giorni. Appena ieri il governo di Londra aveva imposto la quarantena per gli arrivi dalla Danimarca. "Questa decisione di agire rapidamente fa seguito alle segnalazioni delle autorità sanitarie in Danimarca di epidemie diffuse di coronavirus negli allevamenti di visoni. Mantenere la sicurezza pubblica del Regno Unito rimane la nostra priorità assoluta", ha spiegato il segretario ai trasporti Grant Shapps. Merci e autotrasportatori sono attualmente esentati dalle restrizioni, ma il dipartimento per i trasporti ha detto che ci sarà un annuncio in merito in seguito. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA