Biden: "Sarò il presidente di tutti. Con Trump sotterriamo l'ascia di guerra e guariamo l'America"

Ecco il discorso del 46° presidente degli Stati Uniti d'America dopo la vittoria. La sua vice sarà Kamala Harris, prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia degli Usa
Biden: "Sarò il presidente di tutti. Con Trump sotterriamo l'ascia di guerra e guariamo l'America"© EPA
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WILMINGTON (STATI UNITI D'AMERICA) - Joe Biden è ufficialmente il 46° presidente degli Stati Uniti d'America. Il candidato democratico ha battuto Donald Trump, presidente uscente e candidato repubblicano. Un vero e proprio plebiscito per il nuovo inquilino della Casa Bianca, che ha ottenuto oltre 74 milioni di voti, un record. Il suo primo discorso dopo l'elezione Biden lo ha tenuto nel Wilimington, Delaware, davanti alla propria gente che, dalle macchine, ha assistito alle parole del nuovo presidnete tra l'euforia generale. "Ciao, miei concittadini americani. Gente, il popolo di questa nazione ha parlato, ci ha dato una netta vittoria, una vittoria convincente, una vittoria per noi: il popolo. Abbiamo vinto col maggior numero di voti mai espressi per un ticket presidenziale nella storia della naziona: 74 milioni".

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Biden: "Sarò il presidente di tutti gli americani"

Il 46° presidente degli Stati Uniti, poi, precisa: "Mi sono impegnato a essere un presidente che non cerca di dividere, ma di unire, che non vede stati rossi (repubblicani n.d.r.) o stati blu  (democratici n.d.r.), ma solo gli Stati Uniti. Ho cercato questo incarico per restaurare l'anima dell'America, per ricostruire la spina dorsale di questa nazione, la classe media e rendere di nuovo l'America rispettata in tutto il mondo. A quelli fra voi che hanno votato Trump dico che capisco la delusione, anch'io ho perso un paio di volte, ma adesso diamoci una possibilità: sotterriamo l'ascia di guerra, abbassiamo la temperatura, vediamoci di nuovo, ascoltiamoci, per fare progressi smettiamola di trattare gli avversari come nemici, non sono nemici, sono americani".

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Il presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden una volta insediato alla Casa Bianca il 20 gennaio ha in programma di firmare immediatamente una serie di decreti per rovesciare alcune delle decisioni prese dal presidente uscente Donald Trump. Lo riporta il Washington Post. Tra le misure il rientro degli Usa nell'accordo di Parigi sul clima e nell'Organizzazione mondiale della sanità. Abolirà poi il bando sull'immigrazione dai Paesi musulmani e ripristinerà il programma per la protezione dei Dreamer. Biden, nel suo discorso sottolinea: "Ora la campagna è finita. Cosa vuole il popolo? Qual è il nostro mandato? Credo sia questo, l'America ci ha chiamato per schierare le forze della decenza, le forze dell'equità, per schierare le forze della scienza e le forze della speranza. Nelle grandi battaglie del nostro tempo, la battaglia per mettere sotto controllo il Coronavirus, la battaglia per la prosperità, la battaglia per garantire il servizio sanitario alle vostre famiglie, la battaglia per ottenere giustizia razziale e sradicare il razzismo istituzionale. E la battaglia per salvare il pianera tenendo il clima sotto controllo. Gente, non risparmierò gli sforzi per mettere all'angolo il Covid. Sono orgogliosamente democratico, ma governerò come un presidente americano"

Le parole di Kamala Harris

La vice di Biden sarà Kamala Harris, prima donna a essere stata eletta per questa carica nella storia degli Usa. La Harris sale sul palco tutta vestita di bianco accolta con un tifo da stadio: fra clacson impazziti e bandiere americane. "Non importa per chi avete votate. Io e Joe Biden saremo leali, onesti e sempre pronti ad cura di tutti voi e delle vostre famiglie - sottolinea -. Sono la prima donna vicepresidente ma non sarò l'ultima. Questo è un Paese delle opportunità". Poi rivolgendosi a delle bambine dice: "Sognate con ambizioni. Grazie per aver votato in massa - continua -. Avete scelto la speranza, la ricerca, la scienza e soprattutto la verità. È un nuovo giorno per l'America. Noi e la gente ora abbiamo il potere di costruire un futuro migliore. Non dobbiamo dare mai la democrazia per scontata".


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