Alberto Genovese choc, il racconto delle feste: "C'era anche cocaina rosa"

Le testimonianze di alcuni invitati: «Lasciare il telefono prima di entrare è la regola in queste feste di Genovese»
Alberto Genovese choc, il racconto delle feste: "C'era anche cocaina rosa"
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MILANO - Gli investigatori della Mobile che si stanno occupando del caso di Alberto Genovese, fermato nella notte tra venerdì e sabato dalla polizia con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una 18enne, hanno ora in mano un intero hard disk con centinaia di ore di registrazione della "Terrazza sentimento", l'appartamento del fondatore di Facile.it dove organizzava le sue feste. Nei filmati i poliziotti stanno cercando le prove di eventuali altre violenze commesse da lui o da altri suoi invitati. Nelle serate organizzate nel suo club gli invitati erano di solito 30 o 40 e alcuni hanno raccontato particolari prontamente riportati nei verbali: «Girava voce che Genovese mettesse roba nei bicchieri delle ragazze, in modo da stordirle immediatamente».

Secondo alcune testimonianze anche la sua ex fidanzata drogava le ragazze alle loro feste private per poi violentarle. Infine anche un dettaglio sulla riservatezza di queste feste: «Lasciare il telefono prima di entrare è la regola in queste feste di Genovese», racconta ai poliziotti un’amica della ragazza violentata lo scorso 10 ottobre. È stata raccolta anche la testimonianza dell'ultima vittima che ha parlato prima di un consumo di droga consenziente, poi nella debolezza un abuso forzato da altri fino all’incoscienza totale, con probabile utilizzo di sostanze che annichiliscono i sensi, che hanno portato ad una violenza feroce.


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