MILANO - Nelle carte dell'inchiesta su Alberto Genovese, il fondatore di Facile.it arrestato per stupro nei confronti di una modella di 18 anni, spunta il nome di Roberto Bolle. Dalle indagini del pm Rosaria Stagnato con il coordinamento del procuratore aggiunto Letizia Mannella si apprende che, la notte in cui si è consumata la violenza, sarebbero state due le segnalazioni dei vicini di casa arrivate alla polizia: una sarebbe stata del ballerino étoile della Scala, fortemente infastidito dall'alto volume della musica.
Genovese, il racconto choc delle feste
Genovese, la notte della violenza
La polizia non avrebbe fatto irruzione nell'appartamento di Genovese. Durante il primo intervento, il "mago delle startup", "invitato formalmente ad abbassare il volume della musica, acconsentiva e irritato rientrava all'interno", sottolineano le forze dell'ordine. Nel corso del secondo, invece, il domestico dell'imprenditore informava sull'assenza del padrone di casa e della fine festa: la musica era stata spenta e gli invitati erano stati allontanati. Nonostante una certa omertà ravvisata tra condomini e vicini, quella di Roberto Bolle non sarebbe stata la prima segnalazione fatta alla polizia nei confronti dell'ex numero uno di Facile.it.