Pirateria online, siti e canali oscurati: pesanti rischi per gli utenti

Le forze dell'ordine hanno sequestrato oltre 5.500 piattaforme internet e centinaia di canali Telegram utilizzati per la vendita e la diffusione di contenuti protetti da diritto d'autore: 5 milioni gli utenti individuati nelle indagini in Italia
Pirateria online, siti e canali oscurati: pesanti rischi per gli utenti© ANSA
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ROMA - Oltre 5.500 siti illegali di live streaming e canali Telegram, che trasmettevano illegalmente contenuti protetti in tutto il mondo, sono stati oscurati dopo l'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato a tutela del diritto d'autore in 19 Paesi. La confisca all'organizzazione criminale ha una valore che supera i 10 milioni di euro. Quindici degli indagati, pur lucrando ingenti somme dalla propria attività illecita, percepivano il reddito di cittadinanza. Il mercato illegale della Internet Protocol Television (IPTV) ha subito un duro colpo con l' oscuramento di più di 5.500 siti e di 370 canali Telegram che offrivano partite di calcio ed altri eventi sportivi. Sono 5 milioni finora - secondo dati diffusi dalla Guardia di Finanza in una conferenza stampa - gli utenti dello streaming illegale identificati in Italia e 50 milioni nel mondo.

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Streaming pirata, l'operazione 'The Perfect Storm'

L' operazione, denominata "The Perfect Storm" , ha portato anche al sequestro di 334 account Paypal utilizzati dai rivenditori. L' organizzazione utilizzava piattaforme informatiche di ultima generazione, ubicate in Europa, che trasformavano i segnali audio-video delle pay tv , di "Disney +, DAZN e Netlix in flussi di dati che venivano redistribuiti attraverso Server collocati in vari Paesi. 

I clienti rischiano fino a 25.800 euro di multa

"Con l'operazione The Perfect Storm per ora abbiamo colpito la 'cupola' dell'organizzazione che vendeva contenuti Iptv illegali e la rete dei re-sellers ma anche i clienti rischiano dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione e una multa da 2.500 a 25.800 euro". Lo ha dichiarato il tenente colonnello della Guardia di finanza, Gian Luca Berruti, nel corso di una conferenza stampa in modalità streaming. "Molte persone - ha aggiunto Berruti - pensano solo alla convenienza economica e non credono di commettere alcunche' di male: in realta' il semplice possesso del device usato per ricevere il segnale, quello che in gergo viene definito 'pezzotto', costituisce un reato penale. E' uno dei motivi per cui, quando abbiamo oscurato i siti, abbiamo reindirizzato gli utenti ad una pagina che li avvertiva di che cosa vanno incontro". "Noi abbiamo acquisito traccia - ha spiegato il sostituto procuratore di Napoli Valeria Sico - di tutti gli indirizzi Ip di chi ha utilizzato il servizio utilizzando una linea fissa o una linea mobile. Nei prossimi mesi si valutera' come procedere nei confronti di queste persone. Parliamo di 5 milioni di utenti".

"Il gruppo opera in più Paesi d'Europa"

"Dall'analisi di tutti gli atti è emerso che il gruppo opera "in più paesi dell'Europa, oltre all'Italia, la Svizzera, Malta l'Olanda e la Francia" sono le parole del Gip di Napoli Fabio Provvisier nell'ordinanza con cui dispone la custodia in carcere per Franco Maccarelli, 42 anni, ritenuto il capo e promotore dell'associazione a delinquere, contestata dalla Procura, che faceva profitti con lo streaming pirata e il mercato illegale della Internet Protocol Television (Iptv). Sono in tutto 23 gli indagati.

 

 

 

 

 

 


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