Svelati i luoghi dove il Coronavirus si diffonde di più

Uno studio dei ricercatori della Northwestern e della Stanford University ha mappato il virus identificando i posti più a rischio
Svelati i luoghi dove il Coronavirus si diffonde di più© ANSA
2 min

ROMA - Uno studio dei ricercatori della Northwestern University e della Stanford University pubblicato sulla rivista Nature ha seguito gli spostamenti di 98 milioni di persone per cercare di capire quale strategia mettere in atto per combattere la diffusione dei contagi da Covid cercando di prevenirli. Dallo studio è emerso che ristoranti, palestre e alberghi comportano un rischio più alto di diffusione del virus ma, malgrado questo, gli studiosi non ritengono necessario il lockdown.

Esempi di Chicago e Miami

Gli studiosi americani tramite il tracciamento prima citato sono riusciti a creare degli "schemi di infezione", ad esempio a Chicago la riapertura dei ristoranti a pieno regime genererebbe quasi 600mila nuove infezioni: "Questi dati ci mostrano dove c'è vulnerabilità" ha dichiarato Eric Topol dello Scripps Research Translational Institute. Sempre restando nella città dell'Illinois e in tema ristoranti viene sottolineato come un limite di ingressi simultanei (capienza al 20%) possa ridurre dell'80% le nuove infezioni previste, ecco perché la soluzione estrema quale il lockdown viene ritenuta non necessaria. Gli scienziati americani suggeriscono che misure di questo tipo, mirate e studiate a seconda delle situazioni, siano molto più efficaci. Dai ristoranti passando per gli alberghi, a Miami i contagi hanno raggiunto il picco nel periodo dello Spring Break (feste in spiaggia), ma le curve sono scese in modo significativo con l'entrata in vigore delle misure di blocco.

Infezioni per reddito

Nello studio si evidenzia anche una disparità nelle infezioni tra i gruppi di reddito: per i gruppi a basso reddito sarebbe più alto il rischio di contrarre l'infezione perché frequentatori di aree a spazio ristretto ed affollate, mentre nelle aree dove si spende di più nei supermercati significa che le persone preferiscono restare in casa e quindi ci sarebbe una diffusione più lenta del virus.


© RIPRODUZIONE RISERVATA