Campania, furia De Luca su Facebook

"Noi eravamo pronti a chiudere tutto già ad ottobre. C'è in atto uno sciacallaggio politico e mediatico contro la nostra terra e i nostri cittadini", le parole del presidente della Regione Campania
Campania, furia De Luca su Facebook
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NAPOLI - "Anziché andare allo sbaraglio sarebbe meglio avere un Governo di unità nazionale, di persone perbene, che non produca il caos che è stato prodotto in Italia. In queste condizioni meglio mandare a casa il Governo". È un vero e proprio attacco al premier Giuseppe Conte quello del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in una diretta sul proprio profilo Facebook. "Fatti salvi 3-4 ministri, non è un governo - prosegue il 'governatore' -. Se bisogna stare al governo con questi personaggi sarebbe meglio mandarlo a casa perché non è tollerabile, ho detto a qualche esponente del Pd, alcun rapporto di collaborazione con ministri come Spadafora che ha raccontato bestialità o con il signore di cui ho fatto il nome (Luigi Di Maio, ndr) che ho sfidato ad un dibattitto pubblico già anni fa e rinnovo l’invito in diretta tv sperando che non faccia il coniglio come ha fatto nei 3-4 anni precedenti”.

De Luca, che bordata a Di Maio

"Di Maio era quello che ha criticato la nostra scelta degli ospedali modulari perché secondo lui si sprecava denaro pubblico, è uno degli esponenti di Governo che avrebbe dovuto impegnarsi per fare arrivare il personale medico. Voleva continuare a tenere il commissario in Campania, così avremmo fatto la fine peggio della Calabria. E parla, parla. Mi voglio fermare perché il solo nome di questo soggetto mi procura reazioni di istinto che vorrei controllare almeno per le prossime ore".

De Luca: "Abbiamo perso due mesi"

"Noi eravamo per chiudere tutto ad ottobre, per un mese, per avere un’operazione di fermo del contagio e che ci avrebbe fatto stare tranquilli a Natale. Da sempre abbiamo avuto una linea di rigore più degli altri, da soli. Il Governo ha fatto un’altra scelta, ha deciso di fare iniziative progressive, di prendere provvedimenti sminuzzati, facendo la scelta della cosiddetta risposta proporzionale, più aumenta il contagio più prendiamo provvedimenti. Una scelta totalmente sbagliata perché il contagio non aumenta in modo lineare ma esponenziale. Questa scelta del Governo ha fatto perdere due mesi preziosi nel corso dei quali abbiamo avuto un incremento drammatico di contagi e decessi. È una scelta scriteriata la divisione in zone dell’Italia". Sulle scuole: "Hanno deciso che bisognava tenerle aperte. Ricordate le dichiarazioni della Azzolina supportate dal presidente del Consiglio. Ora hanno fatto ciò che noi abbiamo fatto un mese fa e nessuno ha chiesto scusa".

De Luca: "Sciacallaggio politico e mediatico contro la Campania"

"Napoli e la Campania non possono non essere il peggio del peggio e se non lo siamo ci sta gente che sta male in Italia e qualche imbecille pure a Napoli. Ho letto sui giornali che ‘negli ospedali della Campania si muore nei bagni’. Una vergogna senza fine, non ci sono parole per quello che hanno scatenato contro di noi. Le cose a cui stiamo assistendo sono in larga misura la forma moderna di un anti-meridionalismo, un anti-napoletanismo che rimane sempre sotto traccia e che di fronte a ogni emergenza viene a galla, esplode e si manifesta in tante forme diverse. In questa circostanza si manifesta nelle forme di una campagna di sciacallaggio politico e mediatico contro la Campania, cioè contro i cittadini campani, contro le migliaia e migliaia di medici e infermieri, personale che sta dando una prova in qualche caso eroica di responsabilità e di attaccamento al dovere e anche di orgoglio civico".


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