Italia zona rossa da Natale all'Epifania: che si può fare e cosa no

Il premier Giuseppe Conte ha firmato il decreto che imporrà ulteriori limitazioni durante il periodo delle festività natalizie
Italia zona rossa da Natale all'Epifania: che si può fare e cosa no© ANSA
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Al fine di prevenire una possibile terza ondata di Coronavirus, il governo Conte ha firmato il nuovo decreto che inasprirà le restrizioni per l'intero arco delle festività natalizie. Dal passaggio a zona rossa di tutte e venti le regioni italiane nei giorni festivi e prefestivi fino allo stop degli spostamenti (ad eccezione del week end 19-20 dicembre) ed al numero massimo di invitati per il cenone: il presidente del Consiglio dei ministri illustrerà tutti i punti contenuti nel Dpcm in conferenza stampa.

Spostamenti ed invitati

Al momento, l'ipotesi più accreditata, dopo ore di confronto durante l'odierno vertice governativo, è quella che tutta Italia si trasformi in zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, ed arancione nei feriali: il quadro che si delineerebbe, pertanto, sarebbe quello di 10 giorni di lockdown totale (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio), più 4 di chiusure parziali (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio). Si tratterebbe, in tal caso, di un successo della "linea dura" fortemente caldeggiata dai ministri Roberto Speranza, Dario Franceschini e Francesco Boccia. In casa si potrebbero invitare al massimo due persone, esclusi gli under 14, e lo stesso numero sarebbe il massimo consentito in tema di spostamenti.

Torna l'autocertificazione

Nei 10 giorni festivi e prefestivi, con la cartina geopolitica italiana "colorata" di rosso, sarà vietata la circolazione per motivi non essenziali, con la sola eccezione delle deroghe sui due invitati. Lo stop agli spostamenti dovrebbe valere tanto tra regioni, quanto tra comuni (salvo che per comprovate esigenze lavorative o di salute), e dovrebbe servire l'autocertificazione. In regime di zona arancione, gli spostamenti tra Comuni dovrebbero essere permessi in centri con meno di 5mila abitanti e per non più di 30 chilometri.

Chiusi bar e ristoranti

I negozi non essenziali, quindi tutti ad eccezione di supermercati, farmacie, parafarmacie, tabaccai ed edicole, dovrebbero restar chiusi. Lo stop a bar e ristoranti dovrebbe essere esteso anche nei giorni feriali, quindi in regime di zona arancione. Sarà invece consentito l'asporto, rispettando tuttavia gli orari del coprifuoco (dalle 22 alle 5), mentre non ci saranno limitazioni per le consegne a domicilio.

Cerimonie ed eventi

Saranno vietate le ferie, di conseguenza anche i caratteristici mercatini di Natale. Resteranno chiusi cinema, teatri musei, mentre saranno consetite le messe, ma nel rigoroso rispetto delle norme sul distanziamento sociale.

Sport ed attività motorie

Saranno sospesi tutti gli sport di contatto e, allo stesso tempo, resteranno chiusi centri sportivi, palestre piscine. Saranno invece consentiti l'uso della bicicletta, anche per recarsi nel luogo di lavoro (e col solo limite degli orari del coprifuoco), e l'attività motoria all'aperto, ma da soli e soltanto nei pressi della propria abitazione.


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