Crisi di governo, Conte al Senato: gli aggiornamenti in diretta

Le parole del presidente del Consiglio, forte del risultato ottenuto alla Camera
Crisi di governo, Conte al Senato: gli aggiornamenti in diretta© LAPRESSE
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ROMA - Forte del risultato ottenuto alla Camera, 321 sì alla fiducia, oltre la maggioranza assoluta, Giuseppe Conte parla al Senato, dove il passaggio è più delicato. Alla prima prova dell'Aula Iv si è astenuta, 259 i contrari. Hanno votato sì cinque deputati ex M5s, il dissidente Andrea Colletti e l'azzurra Renata Polverini, che dice addio a Fi. Conte ha chiesto di voltare pagina, appellandosi ai "volenterosi" di area europeista, impegnandosi per una nuova legge elettorale in senso proporzionale. Per il Pd 'la maggioranza assoluta è un fatto politico importante', ma Zingaretti avverte: "La strada è più stretta di quanto si immagini perché non possiamo accettare di tutto". Per Renzi la maggioranza "è risicata". Segui gli aggiornamenti sul sito del Corriere dello Sport.

L'introduzione di Conte

Giuseppe Conte apre il suo discorso al Senato per la fiducia con un richiamo a quel "progetto di Paese di quei 29 punti" programmatici presentati all'inizio dell'esperienza di governo e rivendica che "c'era una visione e una forte spinta ideale, un chiaro investimento di fiducia". Ripercorrendo l'intervento di ieri alla Camera, il presidente del Consiglio annota che "ora un uragano sta sconvolgendo il nostro destino collettivo" e che "anche la politica è stata costretta a misurarsi con scienza e tecnica per rispondere a emergenza e crisi economica". Allo stesso modo, Conte sottolinea che "primi in Occidente, siamo stati costretti a introdurre misure restrittive dei diritti della persona, seguiti poi dagli altri Paesi". Alla sua maggioranza, il presidente riconosce che "è riuscita a dimostrare grande responsabilità".

Le parole sulla pandemia

Impossibile non tirare in ballo l'emergenza Coronavirus: "Di fronte alla pandemia il governo ha dovuto operare delicatissimi, faticosissimi, bilanciamenti dei principi e dei diritti costituzionali. In questi mesi cosi' drammatici, pur a fronte di una complessità senza precedenti, questa maggioranza ha dimostrato grande responsabilità, raggiungendo convergenza di vedute e risolutezza di azione, anche nei passaggi più critici". Conte aggiunge: "Abbiamo coltivato un costante e serrato dialogo con tutti i livelli istituzionali, a partire dalle Autorità regionali sino a quelle comunali, nella consapevolezza che solo praticando indefessamente il principio di "leale collaborazione" sarebbe stato possibile perseguire strategie di intervento efficaci, considerato che le competenze in materia di gestione sanitaria sono rimesse primariamente alle Regioni".

Ristori, servono più risorse

"Siamo consapevoli che occorrono risorse più cospicue per il dl Ristori e sarà il Parlamento a migliorare il provvedimento. I ristori del nuovo decreto saranno proporzionati alle perdite subite, il che non significa che sono sufficienti a compensare le perdite subite", chiarisce Conte. Nel suo lungo discorso il premier menziona pure il nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden: "Inizieremo a lavorare subito con la presidenza Biden in vista della presidenza italiana del G20. Abbiamo una fitta agenda in comune: multilateralismo, cambiamenti climatici, transizione verde, digitale e inclusione sociale".

Il piano vaccini

"Il piano di distribuzione dei vaccini sta procedendo spedito. Siamo i primi nell'Unione europea, ma dobbiamo continuare a lavorare con la massima determinazione, in attesa che si rendano disponibili i nuovi vaccini e di potere sperimentare le nuove terapie monoclonali. Nei prossimi mesi sarà importante rafforzare la politica di testing", conferma Conte.

La crisi di governo

In questi giorni ci sono state "continue pretese, continui rilanci concentrati peraltro non casualmente sui temi palesemente divisivi rispetto alle varie sensibilità delle forze di maggioranza. Di qui le accuse, a un tempo di immobilismo e di correre troppo, di accentrare i poteri e di non aver la capacità di decidere. Vi assicuro che è complicato governare con chi mina continuamente un equilibrio politico pazientemente raggiunto dalle forze di maggioranza". Conte afferma con convinzione: "Le nostre energie dovrebbero essere tutte e sempre concentrate sulle risposte urgenti alla crisi che attanaglia il Paese, mentre invece così, agli occhi di chi ci guarda, dei cittadini in particolare, appaiono dissipate in contrappunti polemici e spesso sterili, del tutto incomprensibili rispetto a chi ogni giorno si misura con la paura della malattia, con lo spettro dell'impoverimento, con il disagio sociale anche psicologico, con l'angoscia del futuro. Con questa crisi, come ho detto ieri alla Camera, la classe politica tutta rischia di perdere il contatto con la realtà. C'era davvero bisogno di aprire una crisi politica in questa fase?".

L'ultimo appello

"Servono un Governo e forze parlamentari volenterose, consapevoli delle difficoltà che stiamo attraversando e della delicatezza dei compiti, servono donne e uomini capaci di rifuggire gli egoismi e di scacciare via la tentazione di guardare all'utile persona. Servono persone disponibili a riconoscere l'importanza della politica. La politica è la più nobile tra le arti e tra i saperi, se indirizzata al benessere dei cittadini. Quando la politica si eclissa questa istanze rischiano di essere ai margini o, peggio, di sfociare in rabbia o nello scontro violento", puntualizza. "Chiediamo un appoggio limpido, un appoggio trasparente, che si fondi sulla convinta adesione a un progetto politico. Certo i numeri sono importanti, oggi lo sono ancor di più. Questo è un passaggio fondamentale nella vita istituzionale del nostro Paese ed è ancora più importante la qualità del progetto politico", è l'appello di Conte. Poi la conclusione: "Costruiamo questo nuovo vincolo politico, rivolto alle forze parlamentari che hanno sostenuto con lealtà il Governo e aperto a tutti coloro che hanno a cuore il destino dell'Italia. Io sono disposto a fare la mia parte. Viva l'Italia".


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