© EPAROMA - I vaccini sono la migliore risorsa contro il Coronavirus, ma molte questioni rimangono aperte. La prima, è se saranno altrettanto efficaci con le nuove varianti, la seconda domanda è se le dosi, oltre a immunizzare la persona che riceve l'iniezione, proteggano gli altri e rallentano la trasmissione del virus. Ugur Sahin, il creatore del vaccino Pfizer / BioNTech, ha già la risposta, dopo aver conosciuto i risultati dell'ampio studio condotto in Israele, con quasi 600.000 e che ha lasciato dati incoraggianti quanto il fatto che il farmaco avesse un'efficacia del 94%. Queste le parole del fondatore di Biontech In un'intervista al quotidiano tedesco Bild: "Tra le persone con una RT positiva e che sono quindi potenzialmente contagiose, si riduce del 92% dopo la vaccinazione. Con questa conoscenza, ora sappiamo anche che possiamo contenere la pandemia in modo efficace se un numero sufficiente di persone viene vaccinato".
Terzo "richiamo" del vaccino e le varianti
Sahin non esclude una terza vaccinazione di “richiamo”: “Se emergono varianti critiche, una semplice strategia potrebbe essere quella di somministrare una terza dose dell'attuale vaccino. Un tale vaccino di richiamo potrebbe produrre una protezione immunitaria così forte che anche le varianti non passano più". Per quanto riguarda la comparsa di nuove varianti del coronavirus, il fondatore di BioNTech assicura che il suo farmaco è efficace: “Sappiamo che il nostro vaccino protegge dalla maggior parte delle mutazioni conosciute, compresa la B1.1.7. Questa variante è attualmente dominante anche in Israele ".
Richiamo annuale
Sahin, inoltre, non chiude alla possibilità di un'iniezione annuale, perché “se vogliamo che il virus si diffonda più difficilmente in futuro e vogliamo ridurre le infezioni, la vaccinazione deve essere aggiornata più frequentemente, forse ogni anno o un anno e mezzo”. Il fondatore di Pfizer crede inoltre che si possano trarre importanti lezioni da questa pandemia per anticipare le crisi future: “Possiamo imparare molto dall'attuale pandemia. Se ci prepariamo bene ora, possiamo reagire più velocemente, sviluppare vaccini più velocemente e produrre dosi sufficienti più velocemente ".