"Entro il 2040 la Terra si troverà a fronteggiare problematiche quali: rallentamento della crescita della popolazione, con conseguente invecchiamento, un tracollo a livello climatico, tensioni crescenti nei rapporti internazionali e aumento della fame": è lo studio shock, denominato Global Trends Report, condotto dal National Intelligence Council degli Stati Uniti, lo stesso che aveva anticipato - quattro anni fa, nella sua precedente emissione - la pandemia di Coronavirus.
"Non solo clima e povertà: ci saranno tensioni internazionali"
La ricerca specifica come l'attuale crisi sanitaria abbia aumentato la disuguaglianza economica, alimentando i sentimenti nazionalisti, amplificando anche la forbice tra ricchezza e povertà ed esaurendo le risorse delle autorità. Per quel che concerne il clima, invece, il peggioramento del riscaldamento globale e dell'inquinamento contribuirà ad aggravare il problema dell'insicurezza alimentare e della scarsità d'acqua, favorendo nuovi flussi migratori. Inoltre, il boom delle tecnologie creerà tensioni internazionali, con implicazioni su "sicurezza economica, militare e sociale". Il progresso, infine, sarà rallentato dalle conseguenze della pandemia.