Covid, dai ristoranti alla "certificazione verde": la bozza del nuovo decreto

Dal 26 aprile torneranno le zone gialle e servirà un 'pass' per spostarsi tra regioni di colore diverso, resta il coprifuoco: domani il testo in Consiglio dei Ministri
Covid, dai ristoranti alla "certificazione verde": la bozza del nuovo decreto© ANSA
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ROMA - Il ritorno delle zone gialle e il debutto della 'certificazione verde' per gli spostamenti tra le Regioni. Sono due delle novità previste dal nuovo decreto legge Covid atteso domani (mercoledì 21 aprile) in Consiglio dei Ministri secondo quanto si legge in una bozza, ancora suscettibile di modifiche. Le misure, scaglionate a partire dal 26 aprile come anticipato la scorsa settimana dal governo, dovrebbero avere validità fino al 31 luglio. Fino a questa data infatti dovrebbe essere disposta la proroga dello stato d'emergenza Covid.

La scuola

Le scuole superiori potranno adottare "forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica" affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza "ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca" mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza deve essere garantita "ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca". Le disposizioni, prosegue il testo, "non possono essere derogate da provvedimenti dei presidenti delle Regioni" fatto salvo casi di "eccezionale e straordinaria gravità" dovuti al Covid.

Gli spostamenti

Nelle zone gialle, fino al 15 giugno sarà consentito un solo spostamento al giorno per andare a trovare parenti e amici tra le ore 5 e le ore 22, in massimo 4 persone oltre ai minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Nella bozza del decreto si ribadisce che lo spostamento nelle zone gialle è consentito sia all'interno della regione che tra regioni dello stesso colore. In zona arancione lo spostamento è consentito solo in ambito comunale mentre per uscire dalle zone arancione o rossa servirà la "certificazione verde".

Ecco la "certificazione verde"

Arriva dunque la "certificazione verde" per gli spostamenti tra Regioni di colore diverso. Il certificato potrà essere cartaceo o digitale e varrà sei mesi per i vaccinati e per chi sia guarito dal Covid: per chi abbia concluso un intero ciclo di vaccinazione sarà rilasciato dalla struttura sanitaria che effettua la somministrazione; per chi sia guarito viene rilasciato dall'ospedale, medico di base o pediatra. Varranno invece 48 ore i certificati per chi abbia effettuato test molecolare o antigenico, rilasciati da strutture sanitarie o farmacie.

Coprifuoco, ristoranti, fiere e piscine

Dal 26 aprile riaprono in zona gialla i ristoranti a pranzo e cena "con consumo al tavolo esclusivamente all'aperto" mentre dal primo giugno potranno aprire ma solo a pranzo anche i locali che hanno spazi al chiuso. Nella bozza del decreto si conferma il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino. La bozza prevede inoltre in la zona gialla dal 15 maggio l'apertura delle piscine all'aperto, dei mercati e dei centri commerciali anche nei giorni festivi, dal primo giugno delle palestre, dal 1 luglio delle fiere, dei convegni e dei congressi, dei centri termali e dei parchi tematici.

Cinema e teatri

Dal 26 aprile in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all'aperto sono svolti solo con "posti a sedere preassegnati" con distanza di almeno un metro: la capienza non può essere superiore al 50% di quella massima, ma al massimo con 1.000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso. Alcuni eventi si potranno riservare solo a chi abbia certificato verde. Dal primo giugno si potrà andare a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e non più di 1000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso.


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