SEZZE (Latina) - Festini a base di sesso e droghe: è sucesso al cimitero comunale di Sezze, in provincia di Latina. Protagonista principale di questa condotta delittuosa è Fausto Castaldi, il custode. L'uomo, in concorso col figlio, organizzava dei party all'interno della sua abitazione privata adiacente al posto di lavoro. E' stato anche accusato di peculato per compravendita di loculi e decine di quintali di legname provenienti proprio dal camposanto. Nella macabra vicenda sarebbero, a quanto risulta dagli atti dell'indagine, coinvolti anche medici, politici ed esponenti delle Forze dell'Ordine. I rapporti sessuali venivano anche ripresi con delle telecamere montate da Castaldi, a totale insaputa dei soggetti che partecipavano ai festini. Le immagini sono state scopere dai Carabinieri durante la perquisizione della casa del custode, che si rendeva partecipe anche dello "spaccio" di pasticche eccitanti e Viagra.
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Neanche i defunti scampavano alla avidità dell'uomo: venivano derubati addirittura di corone e cuscini floreali. Il custode si metteva in azione una volta che i parenti dei morti abbandonavano il cimitero, e telefonava alla compagna allo scopo di informarla che la merceera disponibile, pronta per essere rivenduta. Cristaldi non esitava a sottrarre i fiori direttamente dai vasi delle tombe, in base alle richieste che la sua compagna, di mestiere fioraia, riceveva dai propri clienti, del tutto inconsapevoli che rose e crisantemi che essi acquistavano appartenevano ad un altro estinto. Nell'ordinanza di custodia cautelare si legge che il 23 maggio del 2019 Castaldi comunica con soddisfazione al figlio della sua compagna che "s'è buttato uno dal balcone a Santa Maria", preannunciando così al giovane l'opportunità di guadagno riciclando gli addobbi che a breve sarebbero stati consegnati: "Già l'ho detto a tua madre, qua hanno portato un po' di fasci, già 3-4 li ho ammucchiati là. Quindi se tu la fai scendere, riempiamo quel secchione grosso, così già ti guadagni 50-60 euro". Il 21 febbraio del 2019 la proprietaria del negozio di fiori che ha una relazione con Castaldi spiega a quest'ultimo che una cliente le ha richiesto dieci rose bianche e invita il custode a sottrarli ai defunti appena tumulati, in particolare "a quello che la mamma non ha una lira".