Johnson & Johnson, una sola dose: ecco perchè

L'ultimo farmaco, approvato dall'Ema, per contrastare il Covid è al momento l'unico che richiede una singola somministrazione
Johnson & Johnson, una sola dose: ecco perchè© ANSA
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Il vaccino Johnson & Johnson sarebbe dovuto essere uno dei principali impulsi nel piano di vaccinazione europeo quando l'Ema ne ha approvato l'uso a metà marzo. Il suo principale vantaggio è che per raggiungere la sua massima efficacia bastava una sola dose e non due come per AstraZeneca, Pfizer e Moderna. Tuttavia, a tre mesi di distanza, il vaccino di Johnson & Johnson non ha raggiunto le previsioni ottimistiche, soprattutto a causa del mancato rispetto dei contratti concordati tra l'Unione Europea e l'azienda farmaceutica. A maggio era arrivato solo il 10% dei vaccini promessi per il secondo trimestre. In totale sono state somministrate circa 840.000 dosi di questo vaccino, che richiede solo una puntura.

Perché solo una dose?

Il motivo per cui il vaccino Johnson & Johnson necessita solo di una dose è dovuto alle prove effettuate con questo vaccino. Secondo i risultati della fase 1, 29 giorni dopo la vaccinazione, il 90% dei partecipanti aveva sviluppato anticorpi e il 100% lo aveva fatto a 57 giorni. Questo, secondo Jorge Carrillo, membro della Società Spagnola di Immunologia (SEI) a Maldita Ciencia, “rende la seconda dose non così necessaria”, poiché i risultati “erano già abbastanza buoni da decidere di continuare con lo sviluppo solo con una dose”.

Studio per testare efficacia di due dosi

Questi dati hanno permesso a Johnson & Johnson di andare sul mercato con una singola dose, anche se lo scorso novembre è iniziato uno studio di fase 3 per testare l'efficacia del vaccino dopo due dosi, sperando che le percentuali di protezione siano ancora più alte. Sulle due dosi del vaccino hanno scommesso esperti come Margarita del Val, che ad aprile ha fatto notare che con la seconda dose “si moltiplica per 50 la quantità di anticorpi neutralizzanti” e, quindi, “bisogna andare a due dosi”.


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