Pillole anti-Covid al posto dei vaccini: il progetto degli Usa

Gli Stati Uniti starebbero investendo 3,2 miliardi di dollari per lo sviluppo di compresse atte ad eliminare le lacune mostrate sinora dai sieri antivirali
Pillole anti-Covid al posto dei vaccini: il progetto degli Usa© ANSA
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ROMA - Potrebbe presto cambiare "natura" l'arma della medicina mondiale contro il Coronavirus: secondo quanto riportato da Repubblica gli Stati Uniti starebbero infatti finanziando un progetto per la creazione della "pillola anti-Covid". Gli States hanno in mente di investire 3,2 miliardi di dollari nello sviluppo di un farmaco antivirale in compresse contro il Coronavirus. Lo ha annunciato il dipartimento della Salute e dei servizi umani Usa, secondo cui i fondi andranno a finanziare i test clinici dei farmaci piu' promettenti. Le pillole, secondo il progetto degli USA,  sarebbero disponibili per tutti e semplici da assumere e andrebbero ad eliminare le lacune che i vaccini hanno mostrato: spesso infatti i sieri non proteggono le persone immunodepresse, perdono efficacia con le varianti, difficilmente arrivano ai paesi poveri e, in quelli ricchi, non sono accettati da tutti.

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Usa: "Pillole anti-Covid disponibili entro un anno"

Secondo le tempistiche degli studiosi, i nuovi farmaci potrebbero divenire disponibili già entro la fine del 2021: l'orizzonte temporale più realistico, spiega ancora la Repubblica, è entro un anno, dunque a metà del 2022. "L'obiettivo - commenta la stampa Usa - è di replicare il successo dei farmaci contro l'HIV per rendere la Covid-19 una "malattia gestibile". David Kessler, capo della ricerca scientifica della Casa Bianca, afferma: "L'obiettivo era di rinvigorire il programma antivirale del Paese nel periodo dai prossimi tre a cinque anni. Quel che appare con chiarezza è che dobbiamo farlo entro il prossimo autunno"


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