Ossido di etilene, la sostanza che preoccupa l'Unione Europea© EPA

Ossido di etilene, la sostanza che preoccupa l'Unione Europea

Può provocare gravi malattie, è stata ritirata per la sua presenza in alimenti come gelati, caffè, formaggi, caramelle o hamburger: scopri i dettagli
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ROMA - Più di 7.000 prodotti sono stati richiamati nell'Unione Europea da settembre 2020 a causa della presenza di ossido di etilene. Finora, nell'UE sono state registrate 578 notifiche per il richiamo di alimenti contenenti questa sostanza tossica non consentita. Secondo El País, il problema è iniziato alla fine di agosto 2020, quando le autorità belga hanno identificato alte concentrazioni di ossido di etilene nei semi di sesamo importati dall'India. Questi semi sono stati inviati a 24 paesi dell'Unione Europea, per i quali il Belgio ha lanciato un'allerta. L'ossido di etilene è usato come pesticida in agricoltura e il suo uso negli alimenti è stato vietato nell'UE dal 1981, poiché è in grado di uccidere i microrganismi indesiderati e può danneggiare il DNA umano. I problemi per la salute non sono solo legati al consumo della sostanza, ma si concentrano sul posto di lavoro dove può avvenire l'inalazione continua, che può causare la leucemia e linfoma nel corpo umano. Secondo La Vanguardia, alimenti come pane, biscotti, gelati, hamburger, formaggi, hummus, piatti pronti, caramelle, tè e caffè contengono ossido di etilene.

Ossido di etilene, la sostanza che preoccupa l'UE

Per i semi di sesamo, l'UE fissa un limite massimo di 0,05 milligrammi per chilogrammo. I semi intercettati in Belgio avevano una concentrazione di 186 mg/kg, quantità 3.700 volte superiore al limite stabilito. I pericoli dell'ossido di etilene nell'assunzione dipendono dalla quantità che consumiamo. Nel caso di questa sostanza, cancerogena e mutagena, non esiste una dose sicura di esposizione perché qualsiasi dose di ossido di etilene può essere molto dannosa per l'organismo. È essenziale tenere conto di una sfumatura importante. Ciò non significa che la semplice esposizione a una piccola quantità causerà inesorabilmente il cancro. È possibile, ma improbabile, come accade quando subiamo una piccola esposizione ad altri agenti anch'essi cancerogeni, come il tabacco, i raggi UV che provengono dal sole, l'alcol, le carni lavorate o gli idrocarburi policiclici aromatici che si producono quando cuciniamo carne grigliata. Questo è il motivo per cui è possibile, ma improbabile, che svilupperemo il cancro ai polmoni solo fumando una singola sigaretta nella nostra vita o il melanoma prendendo il sole senza protezione solare per un solo pomeriggio, ma ogni volta che lo facciamo, le probabilità che ciò accada", chiarisce il quotidiano El País.


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