Covid, l'Inghilterra elimina le restrizioni: "Minaccia per il mondo"

Secondo gli scienziati rimuovere l'obbligo delle mascherine "fornirebbe terreno fertile per l’emergere di varianti del Coronavirus"
Covid, l'Inghilterra elimina le restrizioni: "Minaccia per il mondo"© EPA
2 min

Niente più mascherine, niente più distanziamento. Dal 19 luglio gli inglesi torneranno a vivere come senza alcuna restrizione. A deciderlo è Boris Johnson e il suo governo, che, nell'impossibilità di avere un Paese 'Covid free', decidono di liberarlo dagli obblighi per arginare la diffusione del virus nonostante l'aumento dei contagi. Secondo 1.200 scienziati però la fine delle restrizioni nel Regno Unito è "una minaccia per il mondo".

La lettera

In una lettera pubblicata dal Lancet Journal gli scienziati affermano che il piano di Boris Johnson, che potrebbe essere imitato da altri leader mondiali, fornirebbe terreno fertile per l’emergere di varianti del Covid resistenti ai vaccini: "Il Regno Unito è un punto di snodo dei collegamenti internazionali, si potrebbe diffondere rapidamente in tutto il mondo qualsiasi nuova variante del Coronavirus”. Gli scienziati proseguono: “La fine della pandemia attraverso l’immunità della popolazione richiede che una parte sufficiente della popolazione sia immune per prevenire la crescita esponenziale della SARS-CoV-2. È improbabile che sia raggiunta senza livelli di vaccinazione molto più alti di quelli che si possono ragionevolmente prevedere per il 19 luglio 2021“.

"Ritardare completa apertura"

“Il legame tra infezione e morte potrebbe essere stato indebolito, ma non è stato spezzato, e l’infezione può ancora causare una sostanziale morbilità sia nella malattia acuta che in quella a lungo termine”. Per gli scienziati "il governo dovrebbe ritardare la completa riapertura fino a quando a tutti, compresi gli adolescenti, sia stata offerta la vaccinazione e l’assorbimento sia elevato“, conclude la lettera, “e fino a quando le misure di mitigazione, in particolare adeguate misure per favorire la ventilazione  e una corretta gestione degli spazi, siano messe in atto nelle scuole. Fino ad allora, le misure di salute pubblica devono rimanere in vigore”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA