Addio a Piera Degli Esposti: la "regina scalza" aveva 83 anni

Da tempo ammalata, l'attrice teatrale e televisiva era ricoverata a Roma: un successo durato più di cinquant'anni, da Pasolini a Nanni Moretti
Addio a Piera Degli Esposti: la "regina scalza" aveva 83 anni© ANSA
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ROMA - Piera Degli Esposti, attrice teatrale e televisiva di caratura mondiale, è scomparsa oggi a 83 anni: bolognese, denominata "la regina scalza" perchè aveva  aveva il dono di apparire sempre a suo agio nei panni più diversi, esordisce nel teatro d'avanguardia degli anni '60 e con maestri come Antonio Calenda, Aldo Trionfo, Giancarlo Cobelli e incrociando allora giovani colleghi come Nando Gazzolo e Gigi Proietti. Quasi in contemporanea il suo vulcanico talento sbarca anche in televisione con l'originale televisivo "Il conte di Montecristo" diretto del 1966 da Edmo Fenoglio con Andrea Giordana che diventa il beneniamino del pubblico della Rai. Un anno dopo è Gianfranco Mingozzi a farla debuttare al cinema con "Trio": in carriera apparirà in una cinquantina di film, una ventina di sceneggiati: coi fratelli Taviani ("Sotto il segno dello scorpione") e Pier Paolo Pasolini ("Medea"), Gianfranco Mingozzi e Lina Wertmuller (tra i suoi più grandi amici e complici), Giuseppe Tornatore ("La sconosciuta") e Marco Bellocchio ("L'ora di religione" che le valse il primo di tre David di Donatello), fino a Nanni Moretti "Sogni d'oro") e Paolo Sorrentino ("Il divo") in cui impersona la mitica e impassibile segretaria di Giulio Andreotti in una delle sue caratterizzazioni più celebri. In tv protagonista di successi nei panni della badessa dei "Promessi sposi" di Salvatore Nocita o in quelli di Clelia in "Tutti pazzi per amore" di Ivan Cotroneo. Importante nella sua carriera l'incontro con Dacia Maraini, con cui scrive "Storia di Piera". 

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Addio a Piera Degli Esposti, la "regina scalza"

Negli ultimi anni è stata anche apprezzata regista d'opera fin dalla "Lodoletta" di Piero Mascagni e una memorabile "La voce umana" di Francis Poulenc. Ha collaborato anche con Riccardo Milani che ha "scoperto" tra "Una grande famiglia" e "Benvenuto Presidente" e Alessandro Aronadio ("Orecchie") o Sebastiano Mauri e Filippo Timi che accompagnava nel 2017 al successo di "Favola". Ma il fondo della sua vena artistica rimaneva sempre collegato a quel teatro che l'aveva formata. Di sé diceva: "Più che un'attrice sono una grande costruttrice di immagini: potrei mitizzare anche il primo gelataio che incontro per strada".


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