Vaccini in Gran Bretagna, dubbi su bambini e terza dose

Un team di studiosi britannici ha approfondito su due grandi temi: durata della protezione somminstrazione delle dosi agli under 16
Vaccini in Gran Bretagna, dubbi su bambini e terza dose© EPA
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LONDRA (Inghilterra) - Crescono i dubbi e gli interrogativi ai massimi livelli della comunità medica britannica, sulla prospettiva di un terzo richiamo di massa ravvicinato per vaccini anti Covid, come su quella di un'estensione diffusa della profilassi ai bambini o ai ragazzi sotto i 16 anni. Il dibattito prende piede in un momento topico della campagna di vaccinazione nazionale, che in Gran Bretagna ha avuto una delle coperture più vaste e rapide al mondo per le prime due dosi. Per la terza somministrazione il governo Johnson si riserva ufficiosamente di metterla in moto a settembre almeno per "i vulnerabili e gli over 50". Per il professor Adam Finn, pediatra e vaccinolgo di fama all'università di Bristol, oltre che consulente del governo, "sovraesporre" i cittadini a troppe dosi senza avere la sicurezza del risultato migliore e soprattutto senza dei limiti di tempo non appare consigliabile in questa fase. Mentre anche la professoressa Eleanor Riley, immunologa nell'ateneo di Edimburgo, esprime riserve sulla proposta di richiami generalizzati a cadenza annuale.

Vaccini, dubbi sulla terza dose

Sia che sia stato iniettato Moderna, Pfizer o AstraZeneca, il corpo umano impara a individuare la sola proteina 'spike', sottolineano gli studiosi. E questo ha permesso di raggiungere risultati straordinari nel contrastare il virus e nell'evitare l'ospedalizzazione, quindi le forme più gravi. Ma resta sempre il rischio delle varianti nonché l'incognita rappresentata dalla durata della protezione immunitaria vaccinale, in un quadro in cui preoccupano tanto la variante Delta, quanto le mutazioni che si potranno generare in futuro.

Vaccini agli under 16: il pensiero degli scienziati

Per quanto riguarda il vaccino ai bambini, la questione appare aperta. Sia Riley, sia il professor Peter Openshaw, dell'Imperial College London, ricordano tuttavia i casi di "long Covid" registrati pure fra i più piccoli e i danni che la malattia può provocare in alcuni casi sugli organi in via di sviluppo. Intanto la UK Health Security Agency, legata al servizio sanitario pubblico britannico, ha lanciato questa settimana un programma di test per gli anticorpi fai da te rivolto a chi ha contratto il coronavirus per monitorare in particolare la tenuta dell'efficacia dei vaccini a medio termine.


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