Vulcani sulla Luna, la clamorosa scoperta grazie a campioni di rocce

La datazione effettuata dai ricercatori cinesi è stata possibile grazie agli isotopi del piombo: scopri tutti i dettagli
Vulcani sulla Luna, la clamorosa scoperta grazie a campioni di rocce© EPA
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Due miliardi di anni fa sulla Luna c'erano vulcani ancora attivi, più tardi quindi di quanto pensato finora. Lo dimostrano le caratteristiche delle rocce di basalto lunari portate a Terra dalla missione cinese Chang'e-5, descritte sulla rivista Science dai ricercatori dell'università di Washington di St. Louis e dall'Accademia cinese delle scienze geologiche. Quelli riportati dalla missione cinese sono i primi campioni di rocce lunari dagli anni '70. Il sito dov'è atterrato Chang'e-5 è Oceanus Procellarum, un'area di lava solidificata, resto di un'antica eruzione. I ricercatori guidati da Xiaochao Che hanno analizzato due frammenti di basalto, prelevati dai campioni, e sono riusciti a datarli usando gli isotopi del piombo. Hanno così scoperto che le rocce si sono formate dal magma eruttato circa 2 miliardi di anni fa, più tardi dunque di altri campioni lunari vulcanici. Secondo gli studiosi dev'esserci stata una fonte di calore nella regione per spiegare questa attività vulcanica tardiva.

"Scoperta importante per studiare la Luna e l'intero Sistema Solare"

"Dire che si tratti di rocce 'giovani' è relativo. Tutte le rocce vulcaniche raccolte con le missioni Apollo avevano più di 3 miliardi di anni, mentre tutti i crateri da impatto, di cui è stata determinata l'età, hanno meno di 1 miliardo di anni. Quindi i campioni della missione cinese riempiono uno spazio importante non solo per studiare la Luna, ma anche gli altri pianeti rocciosi del Sistema Solare", spiega Brad Jolliff, coautore dell'analisi delle rocce. Come corpo planetario, la Luna ha circa 4,5 miliardi di anni, quasi come la Terra, ma a differenza del nostro pianeta non ha subito processi di erosione o di formazione delle montagne, che tendono a cancellare i crateri negli anni. Il gruppo di Jolliff sta ora analizzando i campioni di regolite lunare per cercare dei frammenti, tra quelli riportati dalla missione cinese, provenienti magari da giovani crateri distanti, come Aristarco, per determinare l'età di queste rocce e la natura dei materiali di altri siti di impatto.


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