Attacco hacker alla Siae, chiesto riscatto in bitcoin: Al Bano e Bersani tra le vittime

"Pagate o pubblichiamo tutto": circa 28mila documenti esfiltrati, con i dati sensibili di alcuni artisti che sarebbero già comparsi sul dark web. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo, indaga la polizia postale
Attacco hacker alla Siae, chiesto riscatto in bitcoin: Al Bano e Bersani tra le vittime
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ROMA - "Benvenuto nel Darkweb, abbiamo tutte le informazioni, numero di telefono, indirizzo, Iban, se non vuoi che vengano rese pubbliche paga tramite BTC (bitcoin - ndr) al seguente indirizzo 10.000 euro entro e non oltre il giorno 22". Questo il testo dell'sms, seguito da un link, inviato ad alcuni artisti dopo l'attacco hacker subito alcuni giorni fa dalla Siae, con il quale sarebbero stati esfiltrati circa 70 gigabyte di dati (circa 28mila documenti) e sarebbe poi stato chiesto un riscatto di tre milioni di euro in bitcoin per evitarne la pubblicazione.

Al Bano e Samuele Bersani tra le vittime degli hacker

Un attacco che ha portato la Procura di Roma ad aprire formalmente un fascicolo di indagine per tentata estorsione e accesso abusivo a sistema informatico, con le indagini affidate alla Polizia postale. Dalle prime verifiche alcuni dati, pare al momento solo dati anagrafici e carte di identità di alcuni artisti, sarebbero già comparsi sul dark web. In base a quanto si apprende inoltre ci sarebbero Al Bano e Samuele Bersani tra i cantanti vittime di azioni estorsive da parte degli hacker (su questi episodi sono in corso verifiche da parte degli inquirenti).


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