ZAGABRIA (Croazia) - La scorsa notte, intorno alle ore 23, un drone militare si è schiantato su un'area verde alla periferia di Zagabria, per fortuna senza causare morti o feriti. La polizia accorsa sul posto si è trovata di fronte pezzi di metallo del relitto sparsi per terra, un paracadute (in dotazione al velivolo per atterraggi morbidi) appeso ai rami di un albero e quella che potrebbe essere la sezione di un'ala. "È un miracolo che non abbia colpito nessuno" ha affermato Tomislav Tomasevic, il sindaco della capitale croata.
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Drone schiantato in Croazia, Plenkovich: "Potrebbe essere russo o ucraino"
Secondo quanto dichiarato dal Premier croato, Andrej Plenkovich, il drone "non si sa se sia di proprietà dell'esercito ucraino o russo". Il velivolo in oggetto dovrebbe essere un Tupolev Tu-141 Strizh, ossia un aeromobile a pilotaggio remoto da ricognizione a medio raggio sviluppato alla fine degli anni settanta dall'Unione Sovietica, e l'Ucraina è l'unico operatore attuale noto del Tu-141. Il drone, nell'impatto con il suolo, ha creato un cratere di circa tre metri provocando danni ad alcune automobili parcheggiate nelle vicinanze. Intanto un'indagine governativa è in corso, con la Croazia che da ieri sera ha chiuso il suo spazio aereo.