Di Caprio-Bolsonaro, scontro sull'Amazzonia: "E' un ecosistema cruciale"

L'attore ha invitato con un tweet gli elettori brasiliani a schierarsi per "il cambiamento per un pianeta sano". Sarcastica la replica del presidente: "Grazie Leo per il sostegno"
Di Caprio-Bolsonaro, scontro sull'Amazzonia: "E' un ecosistema cruciale"
3 min

Tre anni dopo le accuse rivolte dal Presidente del Brasile Jair Bolsonaro a Leonardo Di Caprio, reo secondo il politico sudamericano di aver sovvenzionato organizzazioni non governative che appiccavano volontariamente incendi in Amazzonia (accuse, peraltro, mai provate), la diatriba fra i due si aggiorna con una nuova vicenda: oggetto del contendere è sempre la foresta amazzonica, la cui tutela, secondo Bolzonaro, è da intralcio allo sviluppo economico del Brasile e di tutto il continente. L'attore di Hollywood, in vista delle elezioni politiche previste in Brasile ad inizio ottobre, manda un messaggio agli elettori del paese, senza però mai nominare il politico di estrema destra: "Il Brasile è la casa dell'Amazzonia e di altri ecosistemi cruciali per il cambiamento climatico", ha scritto su Twitter Di Caprio giovedì. "Quello che succede lì interessa tutti noi e il voto dei giovani è la chiave per spingere il cambiamento per un pianeta sano".

Brasile, Bolsonaro shock: "Covid? Basta fare le femminucce"

Brasile, Bolsonaro: "Il Covid è una Fukushima biologica"

Bolsonaro, sarcasmo su Di Caprio: "Grazie per il sostegno"

Bolsonaro ha evidentemente letto il messaggio dell'attore, e ha risposto con un contro-tweet sarcastico: "Grazie per il tuo sostegno, Leo! È davvero importante che ogni brasiliano voti alle prossime elezioni. Il popolo deciderà se vuole mantenere la nostra sovranità sull'Amazzonia o se vuole essere guidato da ladri al servizio di interessi stranieri". Il presidente brasiliano, sin dalla sia campagna elettorale nel 2018, ha sempre considerato l'Amazzonia come un bacino di sfruttamento di risorse (da quelle idriche a quelle minerarie) e di non voler riconoscere alcun diritto alle terre agli indigeni. Una volta eletto ha tagliato fondi e personale all'agenzia governativa per gli affari indigeni e allentato i controlli in Amazzonia: in tre anni il tasso annuo di deforestazione è aumentato del 75% e del 24% gli incendi forestali, spesso appiccati volontariamente per favorire il «cambio d'uso del suolo», ovvero per fare spazio a pascoli, piantagioni e miniere. Proprio la gestione dell'Amazzonia è uno dei temi caldi della sfida politica fra Bolsonaro e l'ex presidente Inácio Lula da Silva. Salvo sorprese, saranno loro i protagonisti del voto d'autunno. Lula promette alle comunità indigene di riconoscere le loro rivendicazioni territoriali, ma il rivale accorcia lo svantaggio: gli ultimi sondaggi li danno 41 a 32.


© RIPRODUZIONE RISERVATA