C'è anche il nome di Rosario D'Onofrio, ex ufficiale dell'esercito e attuale procuratore capo dell'Aia (Associazione italiana arbitri) tra i 42 arrestati nell'operazione della Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Milano per traffico internazionale di droga. Secondo le indagini, le persone arrestate (albanesi, spagnoli e italiani) avrebbero introdotto illegalmente in Italia più di sei tonnellate di droga (marijuana e hashish).
Le dimissioni dall'Aia
Per gli inquirenti D'Onofrio avrebbe continuato ad occuparsi del trasferimento dei carichi stupefacenti anche durante il lockdown, indossando la mimetica militare per potersi muovere liberamente. Durante l’operazione è stata sequestrata quasi mezza tonnellata di droga, oltre a mille ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi. I vertici dell'Aia hanno appreso con sgomento la notizia. Il presidente Alfredo Trentalange avrebbe già annunciato al Comitato nazionale le dimissioni di D'Onofrio, senza specificarne le motivazioni. Lo stesso D'Onofrio, nei giorni scorsi, era stato anche deferito alla Federcalcio per una questione legata a un'indagine su un assistente di Serie A.