Scontri tifosi Roma e Napoli: arrestati altri due ultras

In tutto sono tre i supporter fermati dalla Polizia dopo gli incidenti avvenuti sull'autostrada A1
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ROMA - In totale sono tre gli ultras di Roma e Napoli arrestati dalla Polizia in seguito agli scontri avvenuti domenica sull'autostrada A1. Scontri che, come ricostruito, erano stati pianificati dagli stessi tifosi dandosi appuntamento all'autogrill dove morì Gabriele Sandri. Due dei tre supporter arrestati sono stati messi in stato di fermo oggi, lunedì, a Roma all'indomani degli incidenti; invece l'altro, giallorosso, già domenica sera. 

Identificato il primo ultras del Napoli

Si chiama Antonio Marigliano e ha 35 anni il primo ultras napoletano arrestato dalla Digos per gli scontri avvenuti ieri sulla A1 tra tifosi romanisti e partenopei. A Marigliano, che abita nel quartiere San Giovanni a Teduccio, è stato notificato un arresto in flagranza per differita. Nei prossimi giorni, difeso dall'avvocato Emilio Coppola, Marigliano sosterrà l'udienza di convalida davanti al giudice. Il tifoso partenopeo arrestato ha precedenti di polizia ed è aderente al gruppo ultras "Brigata Carolina" della curva A dello stadio Diego Armando Maradona. La Polizia di Stato gli contesta il possesso di oggetti atti ad offendere nei luoghi interessati dal transito di coloro che assistono a manifestazioni sportive (art 6 ter della legge 401/89). Denunciato per rissa aggravata, il 35enne è stato riconosciuto attraverso la visione ed analisi delle immagini contenute nei video relativi agli scontri tra tifosi napoletani e romanisti avvenuti nella giornata di ieri presso l'area di servizio Badia al Pino in provincia di Arezzo.


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