Quando Messina Denaro si 'nascose' tra 35mila persone allo stadio

Il boss latitante di Cosa Nostra, arrestato oggi a Palermo, avrebbe assistito sugli spalti del 'Barbera' alla storica partita del 2010 tra i rosanero e la Sampdoria
Quando Messina Denaro si 'nascose' tra 35mila persone allo stadio© ANSA
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PALERMO - "Il posto migliore per nascondere qualsiasi cosa è in piena vista" scriveva Edgar Allan Poe nel suo racconto poliziesco 'La lettera rubata' e chissà che le pagine dello scrittore statunitense non abbiano ispirato in qualche modo Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra arrestato oggi (lunedì 16 gennaio) a Palermo.

Il big-match con vista Champions

Mentre era già da diversi anni uno dei latitanti più ricercati d'Italia, nel 2010 il padrino di Castelvetrano avrebbe infatti assistito alla partita di calcio Palermo-Sampdoria (finita 1-1), 'nascosto' tra gli oltre 35mila spettatori presenti al 'Barbera' per vedere i rosanero Miccoli, Pastore e Cavani allenati da Delio Rossi sfidare la super coppia blucerchiata formata da Cassano e Pazzini. Uno scontro diretto per l'accesso in Champions League poi centrato a fine stagione con il quarto posto dai liguri, sconfitti però in seguito dal Werder Brema nei preliminari della competizione europea. A rivelare qualche mese dopo il match al Ros la presenza allo stadio di Messina Denaro fu un pentito, secondo quanto riportato all'epoca da 'Repubblica' che con le sue ricostruzioni spiegava come proprio nel giorno di Palermo-Sampdoria il boss avrebbe partecipato a una riunione tra mafiosi palermitani, indetta per discutere della possibile apertura di una nuova fase stragista contro lo Stato. Quella strategia delle bombe che qualche anno prima, nel 1994, aveva portato all'attentato dinamitardo fallito allo stadio Olimpico in occasione di un Roma-Udinese.


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