Giulia Cecchettin, il discorso del papà Gino al funerale: "Addio amore mio"

A Padova l'ultimo saluto alla studentessa 22enne uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta
Giulia Cecchettin, il discorso del papà Gino al funerale: "Addio amore mio"© ANSA
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Gino Cecchettin, il padre di Giulia, ha scelto di leggere una poesia di Khalil Gibran ai funerali della ragazza per "dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere". Durante le esequie che si sono svolte nella Basilica di Santa Giustina a Padova, Cecchettin ha sottolineato che "il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà. Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia…". Poi il signor Gino, di professione ingegnere, ha letto una lunga lettera dedicata alla figlia.

Funerali Giulia Cecchettin: la lettera del padre Gino

"Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me, non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche a imparare a danzare sotto la pioggia"- ha fatto sapere Gino Cecchettin nella sua lettera - "Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia. Cara Giulia, grazie per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare: ecco, voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti. Voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace. Addio Giulia, amore mio".

La richiesta del padre di Giulia Cecchettin

Gino Cecchettin ha poi fatto una richiesta importante: "Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo".


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