Banca del Fucino, conclusa l'acquisizione della  Cassa di Risparmio di Orvieto

Chiusa un'operazione finanziaria considerata strategica: nasce il primo istituto privato del centro Italia
Banca del Fucino, conclusa l'acquisizione della  Cassa di Risparmio di Orvieto© Tullio Puglia
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La Banca del Fucino chiude un'importante operazione finanziaria, acquistando oltre l'85% della Cassa di Risparmio di Orvieto. Una mossa che permetterà di far nascere il primo istituto privato del centro Italia. "La nostra offerta è stata ritenuta economicamente adeguata a valorizzare l'azione di risanamento della Cassa di Risparmio di Orvieto (Cro) svolta da Mcc: ricordo che non abbiamo acquistato una banca in crisi. Ma ci fa piacere che la nostra proposta sia stata preferita anche per i contenuti industriali, come il mantenimento dell'autonomia, del marchio e la piena salvaguardia dei livelli occupazionali", ha dichiarato il Ceo Francesco Maiolini.

I vantaggi e le operazioni future

L'operazione è stata studiata nei minimi particolari, con vantaggi giudicati enormi per i due istituti. "Già oggi, grazie alla semplice somma dei due istituti senza calcolare le sinergie da aggregazione, il prodotto bancario complessivo supera i 10 miliardi. In prospettiva gli aspetti chiave - ribadisce Maiolini -  sono la contiguità territoriale e la forte complementarità delle due banche in termini di prodotti e clientela di riferimento: retail per la Orvieto, small business sino alle mid corporate per la Fucino".  Un'operazione che potrebbe non rimanere isolata. "Il nostro modello di business è quello della banca universale, con alcune forti specializzazioni come nell'health & pharma o nelle rinnovabili. Per il futuro puntiamo innanzitutto a rafforzare ancora il nostro business in questi comparti", ha concluso il Ceo della Banca del Fucino.


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