Arrestato in Spagna un latitante italiano tra i 100 più pericolosi

Il 45enne è stato catturato ad Alicante, è accusato di violenza sessuale, truffa aggravata e ricettazione
Arrestato in Spagna un latitante italiano tra i 100 più pericolosi
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La Polizia di Stato e la Polizia spagnola hanno catturato, in Spagna, un 45enne italiano destinatario di un Mandato di Arresto Europeo, inserito in Italia nella lista del Ministero dell'Interno dei 100 latitanti di maggiore interesse. L'arrestato è Paolo Stellacci, destinatario del provvedimento disposto il 9 maggio 2019 che prevede 18 anni di reclusione per il cumulo di pene relativo a dodici condanne, disposte dai Tribunali di Udine, Verbania, Novara, La Spezia, Roma, Velletri, Trieste, Imperia, per fatti occorsi fra il 2005 ed il 2015.

L'arresto

Nell’ambito dell’operazione "Wanted 3", i poliziotti del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile della Questura di Udine, con il coordinamento del Servizio per Cooperazione Internazionale di Polizia, nella città spagnola di Alicante, in Spagna, hanno arrestato Paolo Stellacci. Dopo indagini, supportate da attività tecniche, è stato localizzato nella città di Alicante. Successivamente all’emissione del Mandato di Arresto Europeo, predisposto dalla Procura di Udine, operatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile sono stati accreditati presso gli organi di Polizia spagnoli dal Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale. L’intervento della Polizia spagnola, alla presenza del personale della Polizia italiana, ha permesso la cattura del latitante, all’interno della sua abitazione di Alicante. Nei prossimi giorni è prevista l´udienza finalizzata alla determinazione della procedura estradizionale verso l´Italia.

Le accuse

Nelle varie sentenze, i reati che sono stati contestati al ricercato sono stati quelli di violenza sessuale, calunnia, appropriazione indebita, truffa aggravata e ricettazione. Il provvedimento disposto dalla Procura di Udine trae origine dall’ultima condanna, passata in giudicato, del settembre 2018, che riguarda un episodio di calunnia. L’evento ha visto l’uomo riferire alla Procura, fatti costituenti reato, riguardanti due pubblici ufficiali, operanti in questa provincia. Le successive indagini hanno permesso di acclarare che le dichiarazioni di Stellacci erano false, e compiute solo per rivalsa nei confronti dei due. Per i fatti in questione, l’uomo è stato condannato alla pena di anni 2 e 8 mesi.


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