Il Ceo di McDonald's licenziato per una relazione con una dipendente

Il rapporto è consenziente, ma l’amministratore delegato della catena di fast food, divorziato e dal 2015 ai vertici della società, si è poi dimesso dal consiglio di amministrazione come previsto dal codice etico del gruppo
Il Ceo di McDonald's licenziato per una relazione con una dipendente© EPA
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WASHINGTON - Il Ceo di McDonald's Steve Easterbrook lascia l'incarico per una sua relazione, consensuale, con una dipendente del gruppo. Lo rendono noto alcuni media Usa. La decisione del colosso degli hamburger di licenziare Easterbrook, 52 anni, è arrivata in un momento molto delicato per il gruppo che da tempo sta cercando di contrastare il calo delle vendite e una diminuzione dei clienti. Ma un'indagine interna - fa sapere la società - ha appurato come da parte del Ceo si sia consumata la violazione di alcune norme del codice etico e di condotta del personale del gruppo. “È stato un errore", ha commentato lo stesso Easterbrook: "Sono d'accordo con il board dell'azienda sul fatto che è l'ora di farmi da parte". Il manager sarà immediatamente sostituito da Chris Kempczinski, 51 anni, fino ad oggi presidente di McDonald's Usa. Easterbrook ricopriva l'incarico di Ceo dal marzo 2015.

Il ruolo da Ceo

Easterbrook, 52enne, è nato e cresciuto a Watford, ha iniziato la carriera in McDonald’s nel 1993 da manager a Londra. Dopo un periodo passato come Ceo di PizzaExpress e poi di Wagamama, nel 2013 è tornato a McDonald’s, dove aveva ereditato il posto di ad da Don Thompson dal 2015. La sua retribuzione da Ceo è aumentata con il valore delle azioni di McDonald’s, che hanno chiuso venerdì a 194 dollari. Il suo compenso ha raggiunto il picco nel 2017 per un totale di 21,8 milioni di dollari, di cui 9,1 milioni in incentivi. Il Ceo ha guidato McDonald’s in un aggressivo piano di modernizzazione della compagnia, che sotto la sua guida ha rimodellato i negozi della catena includendo i menu digitali (compreso l’hamburger senza carne) e acquisendo software di intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dei McDrive.

La situazione aziendale

Al suo arrivo sulla poltrona di amministratore delegato l'azienda aveva appena messo a segno una delle peggiori performance finanziarie della sua storia e la crisi era al culmine. In quattro anni Easterbrook è riuscito quasi a raddoppiare il valore del titolo di McDonald's, grazie a una ristrutturazione che ha puntato soprattutto sull'innovazione tecnologica e sul nuovo mercato delle consegne a domicilio, firmando importanti accordi con aziende leader del settore come Uber Eats e DooDash. L'obiettivo è stato quello di dare al consumatore un prodotto di migliore qualità, per non soccombere nella sfida con i fast food di nuova generazione che propongono menù più salutari e che vanno incontro di più ai gusti di una clientela che sta cambiando rapidamente. Nonostante tutto però l'affluenza nei punti vendita di McDonald's continua a stagnare, negli Usa e all'estero. Il colosso californiano con sede a San Bernardino conta attualmente oltre 69 milioni di clienti giornalieri in oltre 100 Paesi dove sono presenti quasi 38mila ristoranti col suo marchio.


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