L'Iran risponde agli Usa: missili contro basi in Iraq

Teheran: "Almeno 80 vittime". Khamenei: "Abbiamo dato uno schiaffo ma non è finita". Illesi i militari italiani a Erbil rifugiati in un bunker
L'Iran risponde agli Usa: missili contro basi in Iraq© EPA
3 min

IRAQ - L'Iran ha lanciato nella notte la "feroce vendetta", come l'ha chiamata la Guardia Rivoluzionaria, contro gli Stati Uniti. Quindici missili a corto raggio sono stati lanciati contro due basi irachene che ospitano militari statunitensi: quella di al-Asad e quella di Erbil, dove è presente anche un contingente italiano. Di questi, secondo un funzionario Usa, quattro non hanno colpito il bersaglio. Secondo un primo bilancio, diffuso dalla Tv di Stato iraniana, ci sarebbero almeno 80 morti e 200 feriti. I soldati italiani sono stati messi in sicurezza in un bunker e sarebbero tutti illesi. Per l'esercito di Baghdad non è stato colpito nessun militare iracheno. L'attacco, battezzato "operazione Soleimani Martire", è avvenuto nello stesso orario della morte del generale iraniano.

Trump twitta “Tutto bene”

"Va tutto bene". Comincia così il tweet del presidente americano Donald Trump dopo l'attacco dell'Iran. Il tycoon, che in serata ha riunito per qualche ora il consiglio di sicurezza nazionale, ha annunciato farà una dichiarazione l’indomani mattina, mentre si stanno facendo le ricognizioni dei danni e delle eventuali vittime dell'attacco.

Khamenei: “Uno schiaffo agli Usa”

L'Iran "ha dato uno schiaffo agli Stati Uniti con l'attacco missilistico alle sue basi militari, ma non è ancora abbastanza e la presenza corrotta degli Stati Uniti dovrebbe finire". Lo ha detto il leader supremo iraniano, Ali Khamenei, in un messaggio in tv aggiungendo che "poiché sedersi ai tavoli delle trattative e tenere discorsi apre solo la strada all'interferenza e alla presenza dei nemici, i colloqui dovrebbero fermarsi". Il ministro degli esteri Zarif ha detto che l'Iran "ha intrapreso e concluso proporzionate misure di autodifesa". L'Iran, ha aggiunto, "non vuole una escalation ma ci difenderemo contro ogni aggressione". La tensione è altissima: l'Iran minaccia di attaccare Israele e gli stessi Usa in caso di contrattacco americano e avverte Trump di ritirare le truppe dalla Regione. Se dovesse essere attaccato sul suo territorio, l'Iran colpirà Dubai, Haifa e Tel Aviv e sarà attaccata direttamente l'America sul proprio territorio. Intanto volano le quotazioni del petrolio, balzato del 3,4% a 65 dollari, e dell'oro, a quota 1.600 dollari l'oncia, ai massimi dal 2013.


© RIPRODUZIONE RISERVATA