Le Sardine a Bologna: "Siamo 40 mila". Salvini controbatte

Il movimento di Santori in piazza nel capoluogo emiliano. Il leader della Lega verso le elezioni regionali: "Vogliamo entrare nei libri di storia"
Le Sardine a Bologna: "Siamo 40 mila". Salvini controbatte© LAPRESSE
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BOLOGNA - "Raggio di sole", li chiama Francesco Guccini. "Ossigeno per la democrazia", dice il leader del Pd, Nicola Zingaretti mentre il premier Giuseppe Conte aspetta di riceverli. E a due mesi dal loro primo flash mob le sardine esultano nella piazza di Bologna strapiena per il concertone che andrà avanti fino a notte fonde: "Siamo 40 mila ed abbiamo già vinto". Intanto Matteo Salvini non molla, batte piazze e paesi a ritmo serrato, snobbando il movimento nato per contrastare la sua narrazione e che lo aspetta a Bibbiano il 23 per un ultimo testa a testa, a una settimana dal voto in Emilia Romagna cruciale anche per la tenuta del Governo. "L'alternativa c'è, possiamo cambiare l'esito delle elezioni", è la speranza di Mattia Santori, portavoce del movimento antipopulista nato spontaneamente sotto le Due Torri. "Domenica non sarà solo un voto regionale, ma un modo per entrare nei libri di storia: è un referendum come quello tra repubblica e monarchia", la replica del leader della Lega.

L'entusiasmo di Mattia Santori

Il concertone non era iniziato nemmeno da un'ora, quando Mattia Santori, portavoce delle sardine, già esultava: "Siamo in 35-40mila, potevamo andare in una piazza grande il doppio". Big della musica come Afterhours e Subsonica, molti del mondo della cultura e dello spettacolo, in tanti hanno nuotato nel mare di sardine che si aspettano di avere una portata decisiva sul voto di domenica prossima. "Tra una settimana c'è un punto di svolta, si capirà se siamo destinati a decenni di squadrismo digitale o ad aprire una nuova epoca fatta di democrazia, relazioni e partecipazione", dice Santori. Insomma, se Salvini e il centrodestra dovessero perdere elezioni "su cui hanno giocato tutte le loro carte, anche le più sporche, sarebbe un segnale per tutta la politica, anche europea". Ora, all'orizzonte, c'è anche l'incontro con il premier Conte, che nei giorni scorsi ha confermato la sua disponibilità. "Non siamo un partito politico, né il nuovo M5S - ha chiarito intanto Santori - ma portiamo istanze e l'esperienza di persone che si sono trovate a ricevere energie che si credevano assopite".


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