L'Emilia Romagna al centrosinistra, la Calabria al centrodestra, questo il risultato delle elezioni Regionali di ieri domenica 26 gennaio 2020, che vedono il democratico Bonaccini superare la leghista Borgonzoni e la forzista Santelli trionfare sull'imprenditore Callipo. Crollo M5S in entrambe le regioni. "Si sta tornando a un sistema bipolare", dice il leader del Pd Nicola Zingaretti. "Per la prima volta dopo settant'anni c'è stata una partita", afferma il leader della Lega Matteo Salvini. Il capo reggente M5S Crimi: "Non ci arrendiamo, stiamo uniti. Il governo vada avanti, si lavora pancia a terra". Il governatore dell'Emilia-Romagna, riconfermato: "Ci eravamo dimenticati di stare in piazza, questa vittoria sia una lezione per il futuro".
Vediamo se i dati saranno confermati, mi sembra di poter dire che il risultato del 4 marzo 2018 è alle nostre spalle. Matteo Salvini ha perso le elezioni, il @pdnetwork è un pilastro fondamentale e vogliamo costruire un campo di forze alternativo #regionali2020
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) January 26, 2020
Affluenza
Prodezza in Emilia Romagna, dove alle 23 (dato definitivo) è andato a votare il 67,67% con una crescita di circa 30 punti. Percentuale di votanti che è simile alle elezioni precedenti, invece, in Calabria, dove si ferma al 44,32% contro il 44,16% delle precedenti elezioni. Le elezioni regionali, soprattutto per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, erano indicate come "decisive" per il futuro del governo.
Ho telefonato alla nuova presidente della Regione #Calabria, Jole #Santelli, prima donna a ricoprire quel ruolo. Questo risultato riafferma la grande centralità di @forza_italia, cuore e spina dorsale del #centrodestra. pic.twitter.com/KbNMEgMh3l
— Silvio Berlusconi (@berlusconi) January 27, 2020
Le Sardine
Le Sardine, nate al grido di 'L'Emilia non si Lega', provano a prendersi una pausa. "Urne chiuse. C'è chi dice che siano i gesti folli a cambiare il corso della storia, ma noi preferiamo pensare che siano i gesti ordinari a cambiare il mondo in cui viviamo. Non siamo nati per stare sul palcoscenico, ci siamo saliti perché era giusto farlo. Ma ora è tempo di tornare a prendere contatto con la realtà e ristabilire le priorità, innanzitutto personali. Se avessimo voluto fare carriera politica l'avremmo già fatto", scrivono su Facebook. I quattro ragazzi che hanno riempito le piazze di tutta Italia provano a tornare alle loro vite. "Non ci vedrete in TV o sui giornali. La nostra responsabilità è pari a quella che si è assunta ogni persona che oggi si è infilata il cappotto ed è andata a fare una croce da protagonista". Non è un addio, però. Piuttosto la fine del primo atto. "È tempo di far calare il sipario e lavorare dietro le quinte per preparare un nuovo spettacolo con tutti voi che vorrete continuare a non essere uno spettatore qualunque. Ci vediamo a Napoli, Scampia", mettono nero su bianco, annunciando quello che sarà il loro 'congresso'.
Grazie Emilia-Romagna ?? pic.twitter.com/IRJLaTcr7U
— Stefano Bonaccini (@sbonaccini) January 27, 2020