SEGRATE (Milano) - "Quello che mi è accaduto è crudele, sono stata vittima di un sistema che mi ha fatto male. Adesso non lavoro perché, purtroppo, ciò che mi è accaduto è stato raccontato male, ma il tempo mi darà ragione e verrà fuori la verità". Intervistata dal settimanale 'Chi', Pamela Prati torna a parlare della vicenda di Mark Caltagirone, caso mediatico che fece scalpore nella primavera del 2019 (ribattezzato Prati-Gate) e che coinvolse la showgirl sarda e il suo promesso sposo, la cui esistenza è stata smentita.
Pamela Prati: "Voglio un uomo, non un maschio"
"Mi accusano che ogni tot per far parlare di me annuncio un matrimonio. Ma io quando mi innamoro penso sempre che mi sposerò e formerò una famiglia e, visto che faccio questo lavoro da 40 anni, più volte mi hanno chiesto della mia vita privata e più volte, quando ero innamorata, ho detto che avrei voluto sposarmi. Che male c’è? E poi questo è il mio punto debole e le persone se ne approfittano. Ora sono sola e così ho trascorso il lockdown. Mi ha rafforzata e mi ha dato la possibilità di riavvicinarmi alla mia famiglia, a mia sorella e ai miei nipoti... Ci siamo tenuti compagnia con le videochiamate. Un compagno? Mi piacerebbe, ma dovrebbe essere uomo, non maschio, leale e accettare le fragilità".
Pamela Prati: "Mariposita la mia nuova canzone"
"Torno con una canzone, 'Mariposita', dedicata a mia madre. L'ho intitolata così perché quando ero piccola mi chiamava 'mariposa' (farfalla in spagnolo, ndr). Mi manca tanto e in questi momenti drammatici non faccio che pensare a lei. Io ho avuto un'infanzia difficile, mio padre ci ha abbandonati e lei è stata il mio unico punto di riferimento".