Fedez e il giallo del pedinamento: schiaffi e indagini

Il cantante si è accorto di essere seguito da un'auto e ha chiamato la polizia. Poi il confronto diretto con l'uomo a bordo della vettura
Fedez e il giallo del pedinamento: schiaffi e indagini
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MILANO - "C’è una macchina che mi sta seguendo". Dicendo queste parole l'addetto alla sicurezza di Fedez ha contattato il 112 alle 22.30 circa di giovedì 26 novembre. Il cantante era a bordo della sua auto, una Lamborghini del valore di 200mila euro, mentre stava rientrando a casa e si è accorto di essere seguito da una Bmw.

Prima il 31enne ha avvertito a casa e successivamente ha fatto chiamare la polizia dal suo bodyguard (che non era con lui in quel momento) per chiedere un intervento. Una volta arrivate sul posto le pattuglie hanno fermato entrambe le auto per dei controlli, così Fedez ne ha approfittato per scendere dalla sua vettura e arrivare a confronto con il presunto inseguitore: "Chi sei? Perché mi stai seguendo?", ha esclamato il cantante poco prima di colpire con uno schiaffo il suo interlocutore.

Pedinamento a Fedez

Le forze dell'ordine hanno riportato la situazione alla calma e hanno ascoltato le testimonianze. Alla guida della Bmw c'era un ragazzo di 19 anni (un investigatore privato in possesso di una pistola e regolare licenza), che ha assicurato di non aver pedinato nessuno, ma di essere semplicemente sul tragitto di casa. Fedez invece ha scoperto che si trattasse del figlio di una persona a lui nota, che tempo fa aveva scoperto stesse "compiendo indagini sulle sue società all’estero". Nessuno dei due ha sporto denuncia, ma le forze dell'ordine vogliono capire quale sia il collegamento tra queste persone e presto convocheranno entrambi per ascoltare le loro versioni.


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