Rocco Siffredi da oscar, anche a 56 anni: "Il sesso non mi abbandonerà mai"

La star italiana esulta dopo aver vinto due Avn Awards, uno come miglior interprete maschile straniero e l'altro per la miglior scena a due: "Ma sto invecchiando e un giorno dedicherò le mie energie a una sola donna, mia moglie"
Rocco Siffredi da oscar, anche a 56 anni: "Il sesso non mi abbandonerà mai"© LaPresse
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A 56 anni Rocco Siffredi è ancora il re del porno, come dimostra la recente vittoria di due Avn Awards (uno come miglior interprete maschile straniero e l'altro per la miglior scena a due), in pratica gli Oscar di un genere che lo ha reso un mito. Un mito che non ha però intenzione di smettere, almeno per ora: "Dirigerò le mie energie su una sola donna, mia moglie, e sarà molto bello. Lo auguro a tutti i mariti che cornificano le mogli - ha detto la star italiana dopo il doppio premio - ma ora il sesso resta ancora la cosa più bella: è forse l’80 per cento di tutto quel che mi piace nella vita. Non ho mai avuto altre dipendenze e non mi abbandonerà mai".

I traumi del passato

Un'infanzia condizionata dalla traumatica morte del fratello: "Claudio era epilettico e morì nel 1971, a 12 anni, soffocato nel sonno per una crisi - ha raccontato ancora -. Dall’età di sei anni ho vissuto con una mamma impazzita dal dolore. Già in quegli anni comunque il piccolo Rocco sapeva cosa avrebbe fatto da grande: "Tutto è cominciato da ragazzino, dall’età della masturbazione: sono stato letteralmente folgorato dai giornalini porno e ho subito capito che avrei fatto il pornostar". E a difenderlo dalle critiche, una volta intrapresa la carriera, era proprio la madre: "Nel nostro palazzo di Ortona c’era gente che le diceva: ma come fai a sopportare una cosa del genere? Rispondeva: senti, io gliel’ho fatto così… e ci fa quel che vuole”. Non tutto è stato facile insomma, anche a causa di un brutto incidente in moto: "La macchina mi ha tritato le braccia, ho dovuto mettere delle protesi alle spalle e mi sono operato più volte. Ho avuto tantissimi anni di sofferenza fisica, di giorno e di notte, e mia moglie si lamenta. Dice sempre: ogni donna vorrebbe avere Siffredi a letto, ma lui dà tutto se stesso sul set e i suoi dolori me li prendo io. Anche i sensi di colpa mi hanno creato problemi per vent’anni. Mi dicevo: tu ti diverti e tua moglie è a casa con i bambini. In realtà ero lì a realizzare le fantasie degli altri".

La 'benedizione' della famiglia

Ora l'età avanza e Rocco ammette di sentirsi invecchiare: "Da qualche anno mi guardo allo specchio e mi dico: ma che ci fai tu con le ventenni? Non mi sento più a mio agio davanti al corpo di una ragazza…”. Ma non è ancora tempo di smettere, con Rocco che può contare anche sulla 'benedizione' della sua famiglia: "Come ho spiegato ai miei figli il mestiere che faccio? L’importante è non far finta, non giustificarsi- ha consluso nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera dopo aver vinto i due Avn Awards -. È stato semplice: ho avuto una compagna super intelligente, che si chiama Rozsa e non ha mai cercato di farmi cambiare idea. Abbiamo fatto la strada insieme. I miei figli dicono che sono fortunato a fare quel che mi piace nella vita".


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