© ANSATante vite in una per Loredana Bertè, sorella minore di Mia Martini. Mai banale, la cantante e showgirl italiana nel salotto di Verissimo, davanti a Silvia Toffanin, si è lasciata andare in un racconto straziante che ha immediatamente scosso il pubblico. Loredana ha riavvolto il nastro e ha svelato di aver subito violenze da un uomo che per circa un mese l’ha corteggiata mandandole rose ogni giorno. “Dopo un mese ho deciso di prendere una cosa da bere con lui”. Una decisione rivelatasi avventata dato che le ha cambiato la vita per sempre: "Si ferma in un posto isolato nei pressi di uno scannatoio e mi prende a botte. Sono volati calci e pugni e mi ha violentata". E ancora: “Ero vergine in un mondo in cui tutte erano navigate. Sono riuscita a sopravvivere. Sono corsa via e mi sono trovata davanti un taxi che, per fortuna, mi ha portata in ospedale”. “Tornata a casa non l’ho detto a mia madre altrimenti avrei preso botte anche da lei, allora me lo sono tenuto per me”.
Loredana Bertè racconta le violenze domestiche
La Bertè ha rivelato: "Per anni non mi sono fatta avvicinare da nessuno, ero traumatizzata". Ma la violenza la cantante l'ha vista anche in casa: “Le violenze fra le mura domestiche sono le più frequenti, di cui nessuno parla. Avevo cinque anni e mi sono salvata. Mio padre, un padre padrone, prendeva di mira mia madre. Alla nascita della quarta figlia femmina si è defilato, perché lui odiava le donne, comprese le sue stesse figlie. Ci sono scene che difficilmente potrò dimenticare. Ho visto mio padre massacrare di botte mia madre all’ottavo mese di gravidanza. Ho visto le mattonelle del bagno bianche imbrattate di sangue. Ogni volta che metteva Beethoven qualcuno doveva essere picchiata. Mia madre mi portava al mare per dimenticare, ma non ho dimenticato”.