GfVip, Alfonso Signorini, sfuriata in diretta: “Limite oltrepassato”

Il conduttore entra nella casa e attacca duramente i concorrenti per i toni aggressivi utilizzati negli ultimi giorni
GfVip, Alfonso Signorini, sfuriata in diretta: “Limite oltrepassato”© Mediaset
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Alfonso Signorini ha deciso di intervenire in prima persona per placare gli animi all’interno della casa del Grande Fratello Vip. Nei giorni scorsi sono volati insulti tra i vari concorrenti. In particolar modo Katia Ricciarelli ha pronunciato delle frasi considerate offensive e talvolta discriminatorie nei confronti di alcuni compagni d’avventura, come Lulù Selassiè e Giacomo Urtis, suscitando l’indignazione del web. Nella puntata di venerdì 7 gennaio, il conduttore dello show di Canale 5 è entrato nella casa e ha strigliato l’intero cast, dopo aver letto un duro comunicato da parte della produzione.

Signorini: parole forti contro i vip

“Io vi ho voluti fortissimamente - ha esordito il conduttore -, alcuni di voi a lungo corteggiati. Perché ero sicuro, conoscendovi uno a uno, che tutti insieme avremmo fatto una bella avventura. E avremmo offerto al nostro pubblico un gran bello spettacolo. Negli ultimi tempi io non vi riconosco più. Non riconosco quel patto di fiducia che noi abbiamo sottoscritto. E allora ho sentito il bisogno di guardarvi. Abbiamo fatto una premessa: quest’anno non voglio un Grande Fratello bacchettone. Voglio un Grande Fratello consapevole, dove nessuno si trovi a dover salire in cattedra a dispensare lezioni, squalifiche nelle quali magari noi stessi non ci crediamo. Non volevo più incappare in questo genere di sofferenza. Ma la tolleranza richiede intelligenza. Tolleranza non vuol dire sparare a caso, parolacce dalla mattina alla sera. Essere tolleranti richiede giudizio e io questo giudizio non lo trovo più”.

Il rifermento a Katia Ricciarelli

“L’accoglienza non è nelle parole di Katia - ha aggiunto Signorini -, che abbiamo stigmatizzato e condannato. Rispetto non è nelle parole di Lulù con cui ha apostrofato Katia o Soleil. Ho sentito dire una frase molto interessante: ‘qui dentro siamo tutti uguali’. Sulla carta siamo tutti uguali, ma ciascuno di noi è diverso. Ciascuno di noi si porta la sua storia, la sua vita, la sua prefessionalità di cui noi dobbiamo avere un enorme rispetto. Questo non significa che la signora Ricciarelli possa dire tutto quello che le passa per la testa, non giustifica a dire ca****e, ma significa avere rispetto, anche se dice ca****e. Soprattutto da parte di chi non ha esperienza. E spesso accade nei giovani questo. Mancanza di ascolto, ma voi ascoltate quando vi parlate tra voi? Mettiamoci ad ascoltare l’altro, evitiamo di dire banalità, riflettiamo su tutto quello che diciamo, poniamoci una linea guida”.


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