Zelensky, Vespa intervista il presidente ucraino a Porta a Porta

Il leader dell'Ucraina per la prima volta dall'inizio del conflitto parteciperà ad un programma italiano
Zelensky, Vespa intervista il presidente ucraino a Porta a Porta© ANSA
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Volodymir Zelensky interverrà nella puntata di giovedì 12 maggio a Porta a Porta (subito dopo l'Eurovision Song Contest): a Bruno Vespa l'onore di intervistare il presidente ucraino, che non ha fino ad oggi mai rilasciato interviste alla tv italiana. "Non credo che Putin riuscirà a salvare la faccia", ha detto il leader dell'Ucraina nel corso dell'intervista, secondo fonte Ansa. Ma non è tutto poiché ha poi proseguito parlando di scopi comuni con i Paesi occidentali, in tal senso le sue parole: "Non vedo tutta questa differenza tra la posizione europea e quella americana. Siamo tutti uniti sull'obiettivo di ripristinare l'integrità territoriale dell'Ucraina, ma senza forze armate ucraine potenti la base delle trattative con la Russia non sarà potente". 

Zelensky su Vladimir Putin

Stando a quanto riferito dall'Ansa, il capo di Stato ucraino ha parlato anche del leader russo dicendo: "Noi non dobbiamo cercare una via d'uscita per la Russia. So che Putin voleva portare a casa qualche risultato ma non lo ha trovato". Quindi ha proseguito dicendo: "Proporre a noi di cedere qualcosa per salvare la faccia del presidente russo non è corretto da parte di alcuni leader, non siamo pronti a salvare la faccia a qualcuno pagando con i nostri territori, non penso sia una cosa giusta". 

Draghi e le sanzioni

"Sono molto grato a Mario Draghi e felice che l'Italia abbia adottato le sanzioni europee. Credo che questi passi, anche nell'ambito del turismo, sono stati molto forti. So che sono bloccati conti degli oligarchi russi per un valore di circa 1 miliardo, e sono grato all'Italia per questo passo", ha commentato il presidente ucraino. Poi si è parlato anche delle recenti dichiarazioni rigurdanti un possibile accordo di pace. "Non ho mai parlato di riconoscere l'indipendenza della Crimea, non la riconosceremo mai come parte della Federazione russa". Quindi ha proseguito specificando che "Anche prima della guerra la Crimea aveva autonomia, ma è sempre stato territorio ucraino. Noi abbiamo detto che siamo pronti a parlare con la Russia. Ora non possiamo deliberare una decisione sulla Crimea perché c'è la guerra, la lasciamo da parte se ostacola l'incontro e credo che questa proposta sia stata giusta".

Il mondo è unito intorno all'Ucraina

Il presidente ha fatto riferimento anche alla grande disparità di forze tra Russia e Ucraina, e al  supporto che il suo Paese sta ricevendo da molti Paesi del mondo. "Le forze armate russe sono quattro volte più grandi, il loro Stato è otto volte più grande, ma noi siamo dieci volte più forti come persone perché siamo sulla nostra terra. Per noi la vittoria è solo restituire le cose nostre, per loro è rubare qualcosa degli altri". Poi ha proseguito dichiarando: "Non siamo in condizioni di parità, la Russia è più forte, ma il mondo è unito intorno a noi, e sentiamo che passo dopo passo stiamo riuscendo. Quindi Draghi ha ragione, noi possiamo vincere perché stiamo combattendo per la verità e non siamo da soli". 


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