"Zidane: a 21st Century Portrait", a Roma l'opera dedicata a Zizou

Per la prima volta nella Capitale il prodotto di videoarte, acclamato dalla critica, dedicato alla stella del calcio francese
"Zidane: a 21st Century Portrait", a Roma l'opera dedicata a Zizou
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ROMA - A Videocittà, il festival ideato da Francesco Rutelli con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, sabato 23 luglio nella sezione di Videoarte curata da Damiana Leoni e Rä di Martino arriva "Zidane: a 21st Century Portrait", sofisticata opera di video arte firmata da Douglas Gordon e Philippe Parenno che risponde a pieno all’obiettivo del festival di esplorare le forme più avanzate dell’audiovisivo. Presentato a Cannes nel 2006, acclamato dalla critica ed esposto nelle più importanti gallerie del mondo, tra cui il Guggenheim Museum, il lungometraggio di 90 minuti è dedicato a uno tra i più importanti talenti del calcio contemporaneo: 17 telecamere sincronizzate all’interno dello stadio seguono in tempo reale e da molteplici angolazioni, ravvicinate e distanti, la stella del calcio francese Zinédine Zidane nel corso di una singola partita durante una gara di campionato con la maglia del Real Madrid nel 2005.

A Roma l'opera d'arte su Zidane

Zidane: a 21st Century Portrait è uno studio complesso di ritratto e spettacolo mediato, ispirato allo stile di grandi artisti che hanno indagato e portato all’estremo la relazione tra realtà e rappresentazione: da Goya e Velázquez al più immediato precursore dei ritratti cinematografici in tempo reale, Andy Warhol. Ma la partita è solo uno dei componenti del film, durante l’intervallo si condensano tutti gli eventi accaduti nello stesso giorno a livello globale e il mondo diventa così contenitore stesso della partita: un’alluvione in Serbia, il lancio di un videogame, l'esplosione di un’autobomba in Iraq e la morte di Sir John Mills. Douglas Gordon, artista scozzese da sempre interessato ad analizzare il rapporto tra memoria e tempo attraverso il video e la fotografia, con Zidane: a 21st Century Portrait offre un ritratto della complessità psicologica del protagonista e omaggia Zidane come parte di una storia che non viene però realmente raccontata.


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