Tananai, polemica per il concerto da 50mila euro: il cantante si difende

Il giovane artista al centro della bufera per la sua esibizione al Palazzo Rosso di Polisella
Tananai, polemica per il concerto da 50mila euro: il cantante si difende© Matteo Rasero/LaPresse
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Tananai al centro della polemica. L'artista lanciato dal Festival di Sanremo ha cantato solo 15 minuti al Palazzo Rosso di Polisella in occasione dell’Elysium Festival. Il pubblico furioso si è scatenato sui social network. “Ho speso 70 euro di biglietti per accompagnare mio figlio a sentire il suo cantante preferito per pochi minuti di concerto”, ha fatto sapere una fan. E ancora: “Una vergogna! Domani devo andare a lavorare, a sapere che prima dell’una non si sarebbe visto mi sarei organizzata diversamente. È stata una mancanza di rispetto nei confronti di chi ha pagato un biglietto rispettando l’orario di inizio”.

Tananai e la rabbia degli organizzatori del concerto

Malcontento anche da parte degli organizzatori della serata che, con una nota stampa diramata su Facebook, si sono detti dispiaciuti per l’accaduto: “Chiediamo ufficialmente scusa per il comportamento del cantante, il suo ritardo e la mancanza di rispetto nei confronti dei partecipanti e dell’organizzazione che ha speso molto in tutto per regalare un evento unico; un enorme dispiacere a cui mai si sarebbe pensato. Condividiamo con voi il massimo dispiacere”. Intanto sui social è apparso il presunto cachet consegnato a Tananai: ben 50mila euro.

Tananai si difende tramite il suo entourage

L'entourage di Tananai ha dato un'altra versione dei fatti tramite un comunicato stampa: “A nome di World Music (Infinity), agenzia che cura i dj set dell’artista Tananai, vogliamo spiegare quanto accaduto prima e durante la sessione a Palazzo Rosso di Rovigo. L’evento è stato venduto dall’agenzia al Palazzo Rosso, tramite contratto regolamentare, come “showcase” e non come “Live” o “concerto” ovvero prevedendo un’esibizione dell’artista di 4-5 brani su base in una discoteca (che doveva essere Palazzo Rosso). Una volta giunti in loco, al contrario, l’artista si è trovato ad esibirsi su un palco non concordato, più da concerto che da dj set e che richiedeva attrezzature che non erano state preventivate. E poi: “L’artista, inoltre, non è stato messo nelle condizioni idonee per esibirsi, in quanto l’attrezzatura tecnica richiesta per tempo e precedentemente alla data dell’evento (bodypack per sentire la voce in cuffia) non era presente e l’impianto audio presentava gravi problemi di rimbombo e fischi del microfono, creando disagio sia all’artista, sia al pubblico”.


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