© LAPRESSE«Non voglio fare quello che ritiene normale tutto questo: vedervi così in tanti a Roma, la mia città, con la mia famiglia e i miei amici, è qualcosa di incredibile». Così Fulminacci, nome d'arte di Filippo Uttinacci, ha commentato l'incredibile successo del suo concerto al Palazzo dello Sport dell'Eur, sabato sera. E' stato uno show toccante, che ha attraversato tutto il repertorio del giovane artista, che in questo tour 2024 sta presentando il nuovo album, il terzo, chiamato Infinito +1: particolarmente riuscito è stato l'arrangiamento di Tommaso, uno dei suoi classici, sulla base di Basket Case dei Green Day.
Durante la serata, davanti a 10.000 fan, è salito sul palco anche l'amico Gazzelle, che sempre al Palaeur aveva tenuto il suo concerto il sabato precedente: i due hanno già stabilito una proficua collaborazione artistica, testimoniata dalla presenza di Fulminacci nella serata cover di Sanremo 2024. Emozionante anche la chiusura con Santa Marinella, la hit portata sempre a Sanremo nel 2023, e tante voci a cantare il coro finale ad libitum, fino all'accensione delle luci.
Filippo, classe '97, nato nel quartiere Casal Lumbroso, è uno dei fenomeni della nuova generazione indipendente della musica italiana. Non è tifoso di calcio, ma il tema ricorre sociologicamente nei suoi testi perché «invidio la passione di chi ama così tanto una squadra, come fosse una religione». Nell'ambiente è considerato un degno erede di Daniele Silvestri e Sergio Caputo, due dei suoi modelli.