Bufera social su Mara Venier: "Vergognati!". Cosa è successo con Ghali e Dargen D’Amico

Continuano le polemiche anche per la puntata del dopo Festival, la conduttrice nel mirino dei followers
Bufera social su Mara Venier: "Vergognati!". Cosa è successo con Ghali e Dargen D’Amico
2 min

ROMA - Le polemiche al Festival non finiscono mai. E anche la conduttrice di Domenica In Mara Venier è finita nel vortice dei social per aver silenziato le idee dei cantanti che oltre a commentare la gara canora sono tornati sul momento politico a livello internazionale. Migliaia i tweet di utenti a sostegno delle parole di Ghali e Dargen D'Amico, che sono intervenuti in favore della causa palestinese e in difesa degli immigrati. Sono molti i commenti che accusano la Rai di censura nei confronti dei due cantanti e parlano di "pagina vergognosa del servizio pubblico". A far discutere è in particolare il momento in cui Dargen D'Amico interviene per parlare di immigrazione: "Quello che gli immigrati immettono per pagarci la pensione - afferma l'artista - è più di quello che spendiamo per l'accoglienza". Venier lo interrompe, dicendo: "Però qui è una festa, si parla di musica". Poi in sottofondo si sente la conduttrice dire: "Mi mettete in imbarazzo, non vi faccio parlare più, perchè non è questo il momento".

Il comunicato dell'Amministratore delegato della Rai

E’ finito nel mirino dei social anche il comunicato dell'amministratore delegato Rai, Roberto Sergio, accusato di non contenere alcun riferimento alle ragioni dei palestinesi. Sono decine a postare il video della lettura della nota da parte della conduttrice, stigmatizzando, in particolare, il commento conclusivo: "Queste sono le parole del nostro amministratore delegato che ovviamente condividiamo tutti". Ma sui social i followers si schierano con Ghali che ha postato il video del suo intervento a Domenica In: "Da quando ho scritto le mie prime canzoni, a 13-14 anni, parlo di quello che sta succedendo - sottolinea l'artista - questa cosa va avanti da un po’ e non dal 7 ottobre".


© RIPRODUZIONE RISERVATA