ROMA - Chissà cosa ne penseranno i tifosi di Michael Jordan, ma LeBron James ha ieri messo loro una pulce nell'orecchio confessando che, dopo l'anello conquistato due anni fa con Cleveland, si è sentito davvero "il migliore di sempre". Lo ha raccontato il diretto interessato in un'intervista a ESPN in cui spiega come subito dopo la vittoria del titolo Nba 2016 (e contro i Golden State Warriors delle 73 vittorie nella regular season e definita da LeBron "la migliore squadra mai assemblata") si sia sentito in cima al mondo: "L'impresa del 2016 è irripetibile, l'unico momento in cui ho pensato di aver fatto qualcosa di speciale. Mi sono sentito davvero super per aver vinto un titolo a Cleveland dopo 52 anni di digiuno. Tutti mi hanno visto piangere, come se quelle lacrime riassumessero l'attesa di una intera comunità. Poi mi sono fermato a pensare un attimo e mi sono detto: "Forse questa vittoria mi ha reso il giocatore più grande di tutti i tempi'. E' una sensazione che mi ha accompagnato una sola volta in tutta la mia carriera. Mi sono davvero sentito come se avessi fatto qualcosa di speciale", ha concluso King James.