Italbasket, il piano diabolico studiato da Pozzecco

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Andrea Barocci
2 min

«Vogliamo trasmettere emozioni. Penso che questo sia quasi superiore ad un risultato sportivo», diceva giovedì Pozzecco. Il diabolico piano del ct è iniziato nel primo tempo, quando è riuscito lui stesso ad emozionare tutti con qualcosa che raramente si vede su un campo di basket: con un suo giocatore, Mannion, in lunetta, tra il primo e secondo tiro libero si è fatto fischiare un tecnico… Poi ha lasciato che la Spagna dominasse letteralmente a rimbalzo. Ma, proprio mentre gli ospiti sembravano vicini a tagliare il traguardo, il Poz piazzava il colpo di teatro: si affidava a tutte le sue guardie, sicuro che avrebbero riacquistato la mira. E in effetti Spissu, Vitali e Mannion hanno fatto felice lui, Bagnaia, Vale Rossi, Tamberi e tutti gli spettatori del Palasport di Pesaro. Il diabolico piano è purtroppo fallito nel supplementare: troppi errori, troppa stanchezza, troppe energie mentali sprecate. Insomma, questa Nazionale ha emozionato sì o no? Diciamo di sì, ma restiamo dell’idea che una vittoria è sempre meglio di una sconfitta emozionante. Anche perché, a voler essere onesti, questa era una gara giocata dall’Italia B (priva di Fontecchio, Melli, Polonara e Datome) contro… la Spagna C (assenti Brown, Rudy e i fratelli Hernangomez). Troppi rimbalzi concessi (45 contro i nostri 27) perché il tagliafuori degli esterni non ha funzionato, e tanta fretta nel cercare soluzioni individuali. Ma qualcosa di buono rimane anche in questo ko. La reazione di squadra n e l momento più difficile, la solita prova di cuore e atletismo di Biligha, la faccia tosta di Mannion, a segno dopo numerosi errori. Resta il rimpianto di non aver visto sul parquet Caruso, il lungo italiano più in forma del campionato. Ma Pozzecco sicuramente lo utilizzerà lunedì contro la Georgia.


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